Mangoni replica: "Prevedini mi ha offerto tre poltrone, ma la dignità non si compera"
Mangoni: "Prevedini mi ha proposto la poltrona di vicesindaco e due per gli assessori"
"Prevedini mi ha offerto tre poltrone, ma la dignità non si compera". Non ci va per il sottile Carlo Mangoni, a Caravaggio, nel replicare al candidato sindaco del centrodestra Giuseppe Prevedini. Che ieri, dopo aver appreso che la coalizione centrista di Mangoni appoggerà al ballottaggio il centrosinistra di Claudio Bolandrini, lo aveva accusato di aver "tradito" un progetto di centrodestra.
Da Prevedini "rabbia e cattiveria, è debole"
"Ho letto attentamente la dichiarazione di Prevedini, tra le righe ci leggo tanta ira, rabbia fino a rasentare la cattiveria - ha commentato Mangoni - Sono questi i segni di un nervosismo strisciante, prodromi di una debolezza data dalla confusione interiore che non gli permette di essere obiettivo. Questa mattina (ieri, per chi legge, ndr) prima di licenziare il comunicato stampa l’ho chiamato al telefono, purtroppo non mi ha risposto, volevo chiarire con lui le motivazioni della mia scelta, peccato".
L'offerta: due assessorati e il posto da vicesindaco
Mangoni ha anche rivelato il contenuto dell'offerta politica che Prevedini gli avrebbe fatto avere, pur di cercare di portare a casa l'alleanza con il polo centrista, che consta di circa mille voti (ma su come e quanto si possano effettivamente considerare "mobili", c'è da discutere).
"L’incontro avuto con lui per trovare un accordo sul ballottaggio è stato a senso unico, volevo parlare di programma, di sviluppo, di inclusione, di ambiente, mi ha proposto la poltrona di vicesindaco e due per gli assessori. Non è questo quello per cui ci siamo impegnati, la nostra dignità non si compera con le poltrone, lavoreremo per la nostra città anche senza cariche istituzionali, lavoreremo anche fuori dal palazzo comunale, coerentemente con i valori che ci hanno spinto ad impegnarci in questa tornata elettorale. Sono doverosi i ringraziamenti a tutti i concittadini che in questi giorni ci stanno incoraggiando a lavorare per la promozione del “bene comune” all’interno della nostra città".
Nella foto in alto: il tavolo del centrodestra "unito", quando per alcune settimane sembrava che si stesse creando una coalizione tra le liste centristi di Mangoni, la Lega di Prevedini e le due liste di FdI e FI. Poi il progetto è naufragato, a circa un mese e mezzo dal voto, con Mangoni piantato in asso proprio dalla Lega che ha deciso di correre con i soli alleati partitici