Caravaggio

Prevedini deluso da Mangoni: "Nessuna coerenza, tante balle"

Durissima la replica del leghista dopo il cambio di campo dell'ex alleato che si schiera con Claudio Bolandrini al ballottaggio.

Prevedini deluso da Mangoni: "Nessuna coerenza, tante balle"
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Elezioni Caravaggio, è guerra tra il centrodestra e il terzo polo civico di Carlo Mangoni, che al ballottaggio appoggerà il sindaco uscente Claudio Bolandrini. Letto il comunicato dell’ex alleato  la reazione del candidato sindaco del centrodestra Giuseppe Prevedini  non si è fatta attendere. E senza mezzi termini ha parlato di "balle", sulla condivisione del programma tra i civici e il centrosinistra.

Prevedini deluso da Mangoni

Picchia duro il leghista e accusa il vicepresidente della Bcc di raccontare storie.

"Analogie tra il programma di Claudio Bolandrini e il suo? - ha esclamato - Di lui diceva peste e corna fino a ieri. L’accordo tra noi risale al primo gennaio 2021, il suo programma è stato condiviso fino al 31 luglio dal mio gruppo. Mi dispiace di quello che dice, la verità è che lui è passato al centrosinistra perché ha perso, era sicuro di andare al ballottaggio e invece ci siamo andati noi. Le balle che sta raccontando non stanno in piedi: se il suo programma ha così tante analogie rispetto a quello di Bolandrini mi spiega perché non lo ha detto agli elettori e non si è schierato subito con lui, invece di definirsi come colui che avrebbe ricostituito il centrodestra unito? Gli abbiamo dato mano libera sul programma e adesso ci prende in giro?"

"Non lascia liberi gli elettori? Lo lasceranno libero loro"

Il leghista con calma, ma con fermezza, non ne lascia cadere una.

"Sono esterrefatto rispetto a quel che afferma sul reperimento delle risorse - ha continuato - abbiamo al governo della Regione il centrodestra e quindi penso che anche noi avremo possibilità di reperirli, non solo il centrosinistra. Tante bugie davvero. Quanto all’autoparco non sarebbe mai sorto a Masano nel Ptcp provinciale né nel Pgt caravaggino  e il Kmverde l’ha presentato in Cassa rurale e i consiglieri che non sono venuti erano rammaricati per il fatto che era stato presentato prima alla stampa che a loro... La sua non è nient’altro che una scelta personale, peraltro non condivisa da tutti i suoi elettori e nemmeno dai candidati delle due liste civiche a sostegno, in sei mi hanno già telefonato. Non lascia liberi gli elettori? Lo lasceranno loro libero".

"Come cinque anni fa"

"Noi ci siamo sempre comportati correttamente nei suoi confronti e in quelli dei suoi collaboratori, senza nascondere nulla, con l’obiettivo di riunire il centrodestra, accettando anche l’alleanza con Augusto Baruffi - ha concluso - Ora emerge chiaramente che le due liste che fanno riferimento a lui non sono di centrodestra: dicano entrambi che sono di centrosinistra. Esattamente come cinque anni fa al secondo turno si sostiene Bolandrini, se lo faranno si dimostreranno per lo meno degni di essere considerati personaggi politici".

Una risata poi sulle altre analogie che Mangoni ha rimarcato con Bolandrini.

"Caserma? Polizia locale? Se era d’accordo col sindaco uscente bastava stare con lui subito, come ho già detto - ha proseguito - Cse e Sfa? Costruiranno in base al programma del centrosinistra non al suo, non c’è apparentamento né qualcosa di scritto. Basta raccontare storie ai cittadini... Ricordo anche le dichiarazioni pubbliche di Baruffi a gennaio, quando diceva “mai con Bolandrini”. Continui giri di valzer, non c’è un minimo di coerenza, sono deluso dalla persona. Poi ci lamentiamo perché cala la gente che va a votare: con questi personaggi ovvio che i cittadini non hanno più fiducia nella politica".

Infine, per il marchio dei prodotti agricoli e le frazioni Prevedini ha fatto spallucce.

"C’è già tutto, compreso un timbro e degli oggetti marchiati - ha concluso - e per le frazioni ci sono sempre stati i comitati".

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