Alla guida

Il 2021 nero sulle strade bergamasche: incidenti in crescita e 33 mortali

Nel rapporto annuale dell'Automobile Club Italiano (Aci) nel 2021 entrano in elenco anche i monopattini: 57 i sinistri che li hanno coinvolti.

Il 2021 nero sulle strade bergamasche: incidenti in crescita e 33 mortali
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Il 2021 delle strade bergamasche è stato un anno nero. Dopo i dati del 2020 "sfalsati" dalla limitazione della mobilità dovuta ai lockdown e alla riduzione degli spostamenti a causa della pandemia, già per lo scorso anno si assiste a un ritorno ai livelli pre-Covid con un allarmante aumento del numero di incidenti, ancora troppi con esito mortale.

Sale il numero degli incidenti in Bergamasca

Secondo il rapporto annuale dell'Automobile Club Italiano (Aci) di Bergamo nel 2021 sono stati 2414 gli incidenti avvenuti lungo le strade della provincia di Bergamo: un aumento di 632 sinistri rispetto al 2020 quando gli incidenti erano stati 1782. Cresce, di pari passo, il numero dei feriti che si attesta a 3126 (778 in più dell'anno precedente) con sette decessi in più: i morti sono saliti da 26 a 33. E se "il grosso" degli incidenti si concentra attorno al capoluogo, anche la Bassa non è stata risparmiata. Cinque gli incidenti che hanno avuto esito mortale: ad Arcene, Isso, Romano di Lombardia, Treviglio e Urgnano. 

Di contro tra i Comuni dove non si sono registrati incidenti ci sono anche Barbata e Castel Rozzone, lontani dai numeri ben più alti di Treviglio (113) e di Romano, Urgnano e Cologno dove si sono registrati 21 sinistri.

Velocità e guida distratta

Alto ancora il numero dei pedoni investiti che arriva a quota 200, 109 dei quali non hanno avuto alcuna responsabilità. L'analisi ha sottolineato come tra le cause principali restino l'alta velocità, la guida distratta e il mancato rispetto della segnaletica stradale.

Non va meglio se guardiamo i dati nazionali. Nel 2021, sulle strade italiane, sono stati 151.875 gli incidenti con feriti, 2875 i decessi e 204.728 le persone ferite. Una media che fa paura: con 7,9 morti al giorno.

E in elenco spuntano i monopattini

Segno dei tempi che cambiano è anche la "comparsa" in elenco dei monopattini elettrici che sono risultati coinvolti in ben 57 incidenti. Una svolta green e sostenibile che, però, non piace a tutti, soprattutto perché poco regolamentata. E per questo, anche nei Comuni della Bassa, non sono mancate ordinanze e giri di vite.

A Treviglio la Polizia locale ha svolto, in più occasioni durante l'estate, un servizio in borghese per contrastare il passaggio "improprio" di monopattini (ma anche biciclette) sotto i portici di viale Oriano e via Matteotti. Una stretta che somiglia a quella chiesta al sindaco di Misano Daisy Pirovano dalla minoranza "SìAmo Misano" di Ivan Tassi che aveva chiesto un intervento dell'Amministrazione per regolamentare questo nuovo "traffico" in aumento.

E di certo è stata dura la reazione del sindaco di Ghisalba Gianluigi Conti che ha emesso un'ordinanza anti bivacco per vietare a biciclette, monopattini e scooter di transitare e sostare nei pressi della chiesa parrocchiale e del suo monumentale pronao. Lo ha stabilito, dopo diversi spiacevoli episodi, e dopo la richiesta di intervento urgente avanzata, a inizio luglio, dal parroco don Francesco Giuseppe Mangili.

Stessa linea anche nel capoluogo. A Bergamo, contro i monopattini spericolati, per evitare incidenti gravi il Comune aveva deciso di vietarne la circolazione sui marciapiedi delle viale Papa Giovannni, di via Bonomelli e di via Paglia. Il nuovo provvedimento restrittivo entrato in vigore il 24 agosto sarà valido fino al 24 ottobre.

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