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Punti tampone presi d'assalto: "Un'ondata di isteria non giustificata"

Si apre una nuova fase delicata: si spinge ancora ad accelerare la vaccinazione.

Punti tampone presi d'assalto: "Un'ondata di isteria non giustificata"
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Si chiude un anno intenso per la lotta alla pandemia: ma cosa ci aspetta davvero nel 2022? Anche di questo si è discusso nel vertice che si è tenuto tra Ats Bergamo e i Comuni del territorio.

Un anno di lavoro intenso

“Grazie a ciascuno di voi perché ne abbiamo viste di tutti i colori: pensavamo che il 2020 fosse stato l’anno peggiore, ma anche il 2021 ci ha visti tutti fortemente impegnati. Se non fossimo riusciti a costruire, sui vari fronti, un livello di condivisione forte e se non avessimo raggiunto un’intesa su come muoverci, la situazione sarebbe stata peggiore e i disagi per i cittadini più rilevanti”.

Così Massimo Giupponi, direttore generale di Ats Bergamo, ha aperto la call di fine anno con i sindaci della Bergamasca e ha aggiunto: “Le mutazioni del virus non le governiamo noi: quando pensi di aver risolto un fronte, il problema si ripresenta su un fronte diverso, con i conseguenti impatti sulla popolazione”.

Il nodo dei tamponi

Nelle ultime settimane a tenere banco non è stato solo l'incremento dei contagi, ma anche la "corsa" al tempone che Giupponi ha definito come “un’isteria collettiva non giustificata dal punto di vista sanitario". In questo modo i punti tampone, come quello di Treviglio e Dalmine, sono stati presi d'assalto anche da parte di chi non ne avrebbe avuto bisogno causando disagi importanti.

“Secondo le indicazioni di Regione Lombardia l’unico modo è vaccinare la popolazione - ha proseguito Giupponi illustrando la strategia di Ats - I dati epidemiologici sono un’ulteriore evidenza che l’accesso agli ospedali avviene innanzitutto tra i non vaccinati. Di fronte al dato oggettivo rimane la responsabilità di ogni persona di prendere atto e spingere la popolazione a vaccinarsi”.

Da parte del direttore generale di Ats un ringraziamento particolare è andato ai comuni di Dalmine, Treviglio e Bergamo “che stanno pagando il peso di dover gestire il disagio dei punti tampone per tutti. Le nuove regole in corso di attivazione vanno nella direzione di ridefinire le modalità per l’isolamento e l’accesso ai punti tamponi potrà migliorare”.

Vaccinazioni in aumento

Giupponi ha anche sintetizzato il lavoro in corso sulle vaccinazioni, che procedono nonostante il tema tamponi sia predominante in questi giorni.

“Stiamo facendo da settimane tra le 12 e le 13mila vaccinazioni al giorno. Prima la media era tra le 11 e 12mila inoculazioni: siamo saliti ancora. A febbraio potremmo aver terminato di coprire con la terza dose tutta la popolazione eligibile”.

Nelle Rsa bergamasche, ad esempio, già il 98% degli ospiti ha ricevuto la terza dose "booster".

Il Pnrr: case e ospedali di comunità

Infine da parte di Giupponi uno sguardo al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza).

“Il lavoro fatto sul PNRR per il nostro territorio è stato condotto sulla base delle scelte fatte dal territorio insieme, tanto che è stato recepito da Regione Lombardia. Siete stati i sindaci che hanno partecipato alla definizione di case e ospedali e che hanno avuto il coraggio di scegliere quali fossero le strutture che in questa fase dovevano partire. Questo ha aiutato anche Regione Lombardia a spingere su altri territori, affinché la scelta avvenisse tra le amministrazioni comunali e le Ats”.

In concreto partiranno a breve due case della comunità (Calcinate e Garzaniga) alla Asst Bergamo Ovest e una per la Asst Papa Giovanni XXIII a Borgo Palazzo. L’elenco non è definitivo: come noto partono per prime le strutture di proprietà pubblica, ma ce ne sono altre - espressione del privato e privato sociale - che solo formalmente (e temporaneamente) non fanno parte dell’elenco delle strutture per via delle indicazioni di Bruxelles.

Aumenta il contagio, ma non l'ospedalizzazione

I dati sul contagio, d'altra parte, parlano chiaro. Nell'ultima settimana oggetto di monitoraggio da parte del servizio epidemiologico di Ats si è evidenziato un incremento dell'incidenza arrivato a 730 nuovi casi ogni 100mila abitanti. Il 7,6% dei tamponi effettuati è risultato positivo portando l'indice Rt a 2,5.

Si deve tuttavia sottolineare che è cambiato, rispetto alle ondate epidemiche precedenti, il contesto: l’84% della popolazione bergamasca si è vaccinata almeno con la prima dose. Ciò ha determinato, nonostante l’elevatissimo livello di incidenza, una “drammaticità” clinica molto meno rilevante, al momento. La maggior parte dei soggetti è asintomatica o paucisintomatica. In terapia intensiva i posti letti occupati sono per il 44% da pazienti fuori provincia, nonché come l’80% complessivamente siano occupati da persone non vaccinate neppure con la prima dose.

A dicembre somministrare 307mila dosi

Campagna vaccinale (Antonio Sorice, coordinatore campagna vaccinale ATS Bergamo) –

"La campagna vaccinale procede a tambur battente - ha commentato Antonio Sorice, coordinatore della campagna vaccinale di Ats - Sono stati attivati centri vaccinali grandi e piccoli, si lavora sui centri vaccinali di prossimità, con l’inserimento delle farmacie che hanno aderito. La copertura vaccinale della popolazione bergamasca è ampia, anche se rimane una fascia che non ha ricevuto la prima dose. Le terze dosi sono 337.472, con un forte incremento da dicembre".

Solo a dicembre ci sono state 307mila dosi in totale, di cui 256mila terze dosi: le dosi pediatriche sono state 7.800 e quelle per gli over 12 anni 11mila. A gennaio (dal 1° al 31) sono a disposizione 315mila slot (per prima, seconda e terza dose); buona parte sono già prenotati. Disponibilità analoga anche per quel che riguarda febbraio. Le farmacie che hanno aderito sono 60 e hanno somministrato oltre 5.400 terze dosi.

I Covid Hotel

"Abbiamo riattivato il Covid hotel La Muratella (a Cologno al Serio) con 58 posti messi a disposizione dal gestore - ha aggiunto Giuseppe Matozzo, Direttore Socio Sanitario Ats Bergamo – attualmente ne sono occupati 10. Accoglie persone Covid positive asintomatiche o paucisintomatiche, autosufficienti in condizioni di stabilità clinica che non possono effettuare l’isolamento domiciliare a casa. Il Medico di medicina generale compila una scheda tecnica e la manda all’indirizzo mail dedicato; Ats valida la proposta e la fa inserire nel portale regionale Priamo per procedere all’inserimento dell’utente nel Covid hotel. Il trasferimento avviene in giornata. Sono abilitati, oltre che i Medici di Medicina Generale, la Prefettura, le Asst e i servizi sociali dei Comuni".

Sindaci in prima linea

“Abbiamo convocato questo incontro per rappresentare ai sindaci l’attuale situazione della pandemia e quanto insieme si sta facendo - ha commentato la Presidente del Consiglio di Rappresentanza dei sindaci Marcella Messina – Abbiamo anche comunicato ai sindaci che faremo degli incontri per presentare la delibera regionale con la riforma sanitaria”.

“Il metodo della condivisione è stato una scelta del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci che abbiamo portato avanti con convinzione, la cosa migliore messa in campo e i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti - ha fatto eco il Presidente dell'Assemblea dei sindaci del Distretto Bergamo Gianbattista Brioschi – Può esserci qualche sindaco scontento, soprattutto chi sul territorio ha i centri tampone, ma più di quel che è stato fatto non credo sia davvero possibile fare. Credo siano queste le soluzioni migliori trovate per fronteggiare la nuova ondata pandemica. Auspichiamo che siano efficaci e, soprattutto, resta fondamentale promuovere l’attenzione rispetto a iniziative estemporanee e non adeguatamente valutate che possono far salire i contagi. I sindaci, da parte loro, possono convincere i propri concittadini che ancora non lo hanno fatto a vaccinarsi”.

“Anche oggi è emerso un grande lavoro di sinergia tra ATS Bergamo e i Comuni per il tramite del Consiglio di Rappresentanza dei sindaci, sinergia che deve essere proficua anche in un momento come quello attuale di particolare recrudescenza dei contagi: il Decreto del Governo certamente aiuta il sistema intero a decongestionarsi e ad affrontare con maggiore chiarezza il diffondersi di questa variante Omicron - ha commentato il Presidente dell'Assemblea dei sindaci del Distretto Bergamo Est Gabriele Cortesi – Molto importante è altresì la sinergia tra ATS e Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci in merito alla gestione dei fondi PNRR sulla missione 6, che riguarda le case di comunità, dove il lavoro è già iniziato e deve essere portato avanti bene: dopo l’individuazione delle sedi ora è necessario approfondire in modo condiviso il contenuto delle stesse”.

Imeri: "Fase delicata, servono comportamenti responsabili"

“L’incontro odierno ha ribadito per l'ennesima volta l’importanza della vaccinazione, che ha limitato in modo significativo l’impatto delle conseguenze sanitarie sia per i cittadini che per le strutture ospedaliere - ha sottolineato il Presidente dell'Assemblea dei sindaci del Distretto Bergamo Ovest Juri Imeri – I numeri parlano da soli: l’80% dei ricoveri in ospedale è di persone non vaccinate. I bergamaschi e il territorio stanno rispondendo bene con circa 12.000 vaccinazioni al giorno, anche grazie a un'ottima organizzazione che coinvolge gli enti competenti, i sanitari, i comuni e il mondo del volontariato, ma questo non deve diventare un boomerang: i comportamenti individuali devono rimanere responsabili e di grande attenzione, cosa che purtroppo le dinamiche di questi giorni non stanno evidenziando sul territorio provinciale".

"E' poi fondamentale capire l'impatto che avranno le nuove disposizioni sui punti tamponi attivi, che per fortuna aumenteranno in questi giorni con nuove aperture: è un serio problema che non può ricadere su pochi comuni (Dalmine, Treviglio e in parte Bergamo quelli più coinvolti), visti i risvolti legati alla viabilità, alla sicurezza, all'impegno del volontariato e delle forze dell'ordine - ha concluso Imeri - Siamo insomma in una fase nuovamente delicata, che potrebbe precludere la ripresa delle scuole e delle attività lavorative: un rischio che si deve e si può evitare con comportamenti adeguati e continuando a spiegare l'importanza di aderire alla campagna vaccinale”.

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