Vaccini, Asst Bergamo Ovest a quota 45mila: si riparte dopo lo stop AstraZeneca
Una su dieci è AstraZeneca, in questa fase: il grosso sono Pfizer o Moderna.
La corsa dei vaccini nella Bassa
Ad oggi (dati dell'Asst Bergamo Ovest aggiornati al 17 marzo) resta quello di Antegnate il centro vaccinale in cui sono state somministrate più dosi. Segue a ruota Spirano, e infine gli ospedali di Treviglio e Romano dove sono stati vaccinati nella prima fase diverse migliaia di operatori sanitari, dipendenti e non. Con l'apertura di quattro linee vaccinali anche a Dalmine, lunedì (ma diventeranno 44 a regime), si attende ora l'apertura delle vaccinazioni di massa anche altre fasce di popolazione, che dovrebbe coincidere - si spera - con una netta accelerazione nelle forniture di nuove dosi da Roma, a partire da aprile. E' proprio quello, del resto, il collo di bottiglia cui, almeno nella Bassa bergamasca, la rete dei centri vaccinali deve sottostare. Intanto, per domenica è attesa a TreviglioFiera una "folla" ordinata di vaccinandi: sono le "seconde dosi" dei vaccinati del 28 febbraio ad Antegnate, che l'Asst ha dirottato su Treviglio per far fronte a un errore di prenotazione da parte del sistema di prenotazione di Aria, che è comunque in via di smantellamento.
AstraZeneca VS Pfizer/Moderna
Dal momento che finora la campagna "di massa" si è limitata alla fascia della popolazione anziana, la stragrande maggioranza delle dosi somministrate sono del tipo Pfizer o Moderna (gli stessi vaccini ricevuti peraltro dal personale sanitario). Le dosi di AstraZeneca, circa una su dieci, sono andate perlopiù al personale non sanitario in buona salute sotto gli ottant'anni e ad alcuni vaccinandi del cordone sanitario dell'Oglio sopra i 60. L'adesione alla vaccinazione si conferma buona.