Pastoralismo e Distretto agricolo, un coro dalla Bassa: "Malanchini assessore"
Oggi il primo vertice per la formazione della nuova Giunta regionale
Prima l'associazione Pastoralismo Alpino, con una nota a firma del presidente Michele Corti. Poi, ieri sera, il Distretto agricolo della Bassa bergamasca, che raduna 150 aziende agricole in mezza pianura su quattro province. È una mobilitazione istituzionale piuttosto atipica ma decisamente convinta quella che in queste ore si sta sviluppando attorno a Giovanni Malanchini, il rieletto consigliere regionale leghista di Spirano considerato uno dei "papabili" come assessore regionale all'Agricoltura. In due diverse lettere aperte, entrambe le associazioni hanno chiesto - in modo non esplicito ma comunque estremamente chiaro - ad Attilio Fontana di tenere in considerazione l'ex sindaco di Spirano nella scelta della nuova squadra. Anche la tempistica delle due lettere aperte non è casuale: il primo vertice per la formazione della nuova Giunta regionale si terrà proprio oggi, a Palazzo Lombardia, nel tardo pomeriggio. Si ritroveranno i coordinatori lombardi dei partiti del centrodestra: il leghista Fabrizio Cecchetti, Daniela Santanché per Fratelli d’Italia, la forzista Licia Ronzulli, Alessandro Colucci per Noi Moderati e Giacomo Cosentino per Lombardia Ideale.
Nella foto in alto: Malanchini durante una giornata del Festival del Pastoralismo alpino
Il Pastoralismo Alpino per Malanchini
La prima associazione è quella che da anni ormai si occupa del Festival del Pastoralismo Alpino, una delle più interessanti e articolate manifestazioni culturali itineranti in cartellone in Lombardia. In particolare, nella lettera aperta a firma del presidente Michele Corti ha rimarcato l'importanza per il settore della Legge per il Pastoralismo, approvata all'unanimità lo scorso luglio da tutto il Consiglio regionale sul impulso dell'ex sindaco di Spirano.
"In occasione dell’importante passaggio delle nomine dei componenti il governo regionale, l’Associazione pastoralismo alpino, nell’auspicio che l’assessorato all’agricoltura sia affidato a personalità di provata sensibilità e competenza, intende portare la propria testimonianza relativamente ad alcune iniziative di Regione Lombardia e dei suoi rappresentanti istituzionali che l’hanno vista coinvolta. Non possiamo innanzitutto non esprimere un sincero riconoscimento a Giovanni Malanchini che, lontano - come è suo stile - dalle sterili polemiche politiche, ha promosso la Legge Regionale (la 14 del 25 luglio 2022, in materia appunto di Pastoralismo, ndr) votata da tutti i gruppi consigliari. Una legge a favore di un settore, che è caratterizzato da un grado elevatissimo di sostenibilità, che contribuisce non poco a beni comuni quali il mantenimento del paesaggio e della biodiversità, che vede pastori e malghesi quali attente sentinelle dell’ambiente ma che ha un peso in termini di capacità di lobby pari a zero. Per noi è stato importante che la Regione Lombardia, prima tra tutte, abbia riconosciuto il valore del pastoralismo nelle sue diverse espressioni che riguardano la montagna come la pianura, che riguardano la cultura, la produzione agricola, l’ambiente. La nostra associazione ha molto apprezzato questa iniziativa e spera di continuare a lavorare a stretto contatto con il futuro assessore per proseguire questo percorso di proficua collaborazione. Auspichiamo, come premesso, che il futuro titolare dell’assessorato all’Agricoltura abbia una sensibilità e una competenza maturata nel settore agricolo, una visione equilibrata, attenta a tutelare l’agricoltura dai contraccolpi di un falso ambientalismo ma anche a sostenere le produzioni di qualità e realmente sostenibili.
L'endorsement di 150 aziende agricole del Dabb
Parole riprese anche dal presidente del Distretto agricolo Bortolo Ghislotti.
“Ho letto con grande interesse e favore la riflessione che l’Associazione Festival del Pastoralismo di Bergamo ha diffuso in queste ore sulla composizione della prossima giunta regionale e, in modo particolare, sulla nomina del nuovo assessore all’Agricoltura. Condivido pienamente il loro auspicio: la gestione del mondo agricolo lombardo deve necessariamente essere affidato a una persona competente, attenta, con una visione equilibrata e priva di false logiche ambientaliste” spiega il presidente.
Il Dabb della Bassa è il più grande Distretto d’Italia, che riunisce oltre 40 Comuni e 150 aziende.
“Personalmente ho apprezzato tantissimo le parole di stima che i rappresentanti del mondo del pastoralismo hanno rivolto al nostro fondatore Giovanni Malanchini - prosegue il presidente Ghislotti - che recentemente abbiamo nominato socio onorario del nostro Distretto proprio per il suo grande impegno dimostrato negli ultimi tredici anni per il mondo agricolo. Inoltre mi permetto di dire che Bergamo meriterebbe un assessore all’Agricoltura, capace comunque di rappresentare in modo equilibrato e obiettivo le istanze di tutte le province della Lombardia. Lo chiedo io come presidente del DABB, di tutti i soci del Distretto del Cibo più grande in Italia e di tanti altri rappresentanti di realtà e associazioni legate al mondo agricolo, che ho sentito personalmente in queste ore. Siamo pronti a collaborare come sempre abbiamo fatto, ma ritengo giusto che la voce degli agricoltori deve essere ascoltata”.