Elezioni regionali: i dati definitivi a Treviglio, Fontana oltre il 50%, Pd primo partito
Basso il risultato della Lega, tiene Fratelli d'Italia, Pd primo partito
A ormai sei ore dalla chiusura delle urne delle elezioni regionali, si è concluso lo spoglio delle schede della città di Treviglio. Come già chiaro dai primissimi dai, infatti, il centrodestra che candidava Attilio Fontana ha vinto anche in città, ma i dati cittadini - fondamentali per fotografare gli equilibri politici della città in vista delle prossime Comunali - sono altrettanto interessanti. Sebbene, va detto da subito, il contesto in cui si leggono questi dati è quello di una clamorosa e mai così alta percentuale di astenuti.
La scelta del presidente: Fontana oltre il 50%
Le quattro coalizioni si sono piazzate con un centrodestra in netto vantaggio: per la scelta del presidente, Attilio Fontana ha ricevuto 4903 voti, pari al 50,21%. Segue il centrosinistra di Pierfrancesco Majorino: 3804 voti (38,06%). Molto distanziato il Terzo polo di Letizia Moratti (9,2%) e praticamente irrisoria la percentuale della candidata di Unione popolare Mara Ghidorzi: 1,64%. In attesa dei dati definitivi sulle preferenze della circoscrizione, che determineranno chi entrerà o meno in Consiglio regionale, per il futuro politico di Treviglio sono interessanti i voti per singola lista.
Il centrodestra
Tre i dati più rilevanti: il primo è il netto consolidamento di Fratelli d'Italia, che candidava in lista alle Regionali l'assessore Valentina Tugnoli. Il partito ha il 23,32% dei voti, secondo partito della città. Un consolidamento che segue il trend nazionale, e che si era visto nel Collegio anche alle ultime Politiche, ma Tugnoli, da sola, ha incassato da sola 458 preferenze personali in città: una valanga? Probabilmente sì, per gli equilibri locali. Ma nella circoscrizione provinciale è solo settima.
Poco sopra il 13% invece la Lega, che porta a casa un risultato probabilmente parecchio più basso delle attese: alle Regionali del 2018 aveva avuto il 28,65%, alle ultime Comunali (2021) il 21,38% e alle Politiche di settembre un dato sostanzialmente identico: il 12,9%, ma perdendo in valore assoluto oltre 500 voti. Spicca, nelle preferenze personali, Giovanni Malanchini, che del resto è il più votato leghista della provincia con 5.703 preferenze.
Buona la performance infine della lista Lombardia ideale, che candidava in città l'assessore Basilio Mangano: 8,61% il risultato, con 368 preferenze personali a Mangano. La civica si piazza sopra Forza Italia, ferma al 6,12% (era candidato il presidente della Rsa Anni Sereni Augusto Baruffi). Anche lui è il più votato candidato consigliere della circoscrizione di Bergamo, nel suo partito, con 907 preferenze personali in provincia.
Il centrosinistra
Il Pd si scopre, piuttosto a sorpresa, primo partito a Treviglio: 2.395 i voti di lista, pari al 26,31%. Molto distanziati tutti gli altri membri della coalizione (Alleanza Verdi e Sinistra, un Movimento cinque stelle pressoché scomparso nonostante candidasse anche il trevigliese Emanuele Calvi, e la civica di Majorino), tutti sotto il 4%. Boom di preferenze, in questa coalizione, per l'ex sindaco di Arzago Gabriele Riva: solo a Treviglio ne ha prese 552. Ma nella classifica vera, circoscrizionale, anche lui, non va benissimo: l'ex segretario provinciale è solo terzo, dopo Davide Casati (boom, per lui) e Jacopo Scandella.
Il terzo polo flop
Deludente anche il risultato del Terzo polo: 3,88% per Azione-Italia viva, e 4,62% per la civica di Letizia Moratti. La candidata Ghidorzi, infine, correva con una sola lista.
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