Treviglio

Il Papa ai Trevigliesi: "Abbiamo tanto bisogno di piangere" - Il VIDEO e le FOTO dell'udienza

Il maxi pellegrinaggio a Roma coinvolge 2800 persone. Francesco ha parlato anche della guerra in Ucraina: "Distrugge tutti i popoli coinvolti, vincitori e vinti. Diciamoci la verità".

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Era il 22 aprile del 2022, quando Papa Francesco accolse a Roma, in sala Nervi, circa tremila trevigliesi giunti per il più grande pellegrinaggio organizzato dalla Comunità pastorale Madonna delle Lacrime nella sua storia. Dopo una lunga e bella lettera letta dal parroco monsignor Norberto Donghi, il Papa si è rivolto ai trevigliesi parlando anche della guerra in Ucraina e del "bisogno di lacrime" che accomuna i cristiani, ma non solo, oggi. Parole tristemente d'attualità anche in questi giorni: Francesco è morto questa mattina, 21 aprile 2025, poche ore aver ricordato per l'ennesima volta che "non c'è Pace senza disarmo". Mentre in Palestina e in Ucraina, così come in molte altre parti del mondo, si continua a morire di guerra. 

"Buongiorno e benvenuti. Ricambio di cuore il saluto del vostro arcivescovo.. Siete in tanti. Forse a casa è rimasta... la Madonna delle Lacrime - aveva esordito Papa Francesco - A proposto di Madonna delle Lacrime, ce ne sono tante. Viene in mente subito quella di Siracusa, ma il vostro miracolo è molto più antico. Le lacrime di Maria sono un riflesso di quelle di Gesù, che ha pianto tante volte, di dolore ma anche di gioia".

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 Belle parole del Papa sulle Lacrime di Treviglio

"Da cinque secoli il vostro popolo è bagnato dalla tenerezza materna delle lacrime. Non dobbiamo vergognarci di piangere. Piangere è aprirsi, rompere il guscio di un io chiuso in sé stesso. Io credo che noi, in genere, che abbiamo perso l'abitudine di piangere bene. Piangiamo per un insuccesso, o quando tagliamo la cipolla. Ma il pianto vero, quello di Pietro quando si pentì, non ce l'abbiamo più. Di fronte allo scarto: dei vecchi, dei bambini scartati ancora prima di nascere. I senza dimostra fissa. Dovremmo chiedere il dono delle lacrime. E chiedetelo voi, che avete la Madonna alla mano. Per favore, chiediamo tutti la grazia di piangere. La vostra comunità porta proprio questo nome. È bello: è una pastorale della tenerezza, che poi è lo stile di Dio: vicinanza, compassione e tenerezza. Ne abbiamo tanto bisogno, di piangere" ha detto Papa Francesco.

Al termine dell'udienza, tremila trevigliesi in Sala Nervi hanno intonato per Francesco "Lodiamo Maria", l'inno (di autore anonimo) che racconta e celebra il Miracolo trevigliese. 

Di seguito la diretta che il Giornale di Treviglio - PrimaTreviglio.it fece della giornata a Roma. 

 

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Il programma della giornata

I quattro treni sono partiti tra le 4.35 e le 5.30 dalla Stazione Centrale di Treviglio e l'arrivo è previsto quattro ore più tardi alla stazione di Roma San Pietro. Da qui, l'enorme comitiva raggiungerà la Sala Nervi, il grande auditorium per le udienze papali, che aprirà i cancelli attorno alle 10. In attesa del mezzogiorno è previsto un momento di  animazione musicale affidata all'attore trevigliese Carlo Pastori. Poi, alle 12, si terrà l'incontro con il Papa.

Il pellegrinaggio del secolo

Un evento epocale, degno del 500esimo anniversario del Miracolo. Il pellegrinaggio dei trevigliesi all’Udienza da Papa Francesco è destinato a rimanere nella storia della città. Dai numeri stupefacenti: 2800 iscritti,  dei quali circa duemila   arriveranno in Vaticano a bordo di quattro Frecciarossa speciali appositamente riservati. Gli altri partecipano all'evento tramite  pacchetti turistici organizzati   da parte di agenzie viaggi,  dall’Associazione Pensionati,  dall’oratorio, dalla scuola San Martino e uno dal Gruppo Scout.

Un evento epocale

"C’è stata una grandissima partecipazione - aveva  sottolineato Luca Secchi, del comitato organizzatore “Treviglio’22” - basti pensare che i primi due treni si sono riempiti nel giro di un paio di settimane.  Siamo di fronte a un evento epocale, addirittura ci sono trevigliesi che vivono altrove, i quali non hanno voluto assolutamente mancare".

"Al pellegrinaggio parteciperanno cittadini di ogni età e ceto - ha aggiunto nei giorni scorsi  il parroco monsignor Norberto Donghi - Ci fa soprattutto piacere il fatto che il 10% ha meno di 12 anni, quindi vuol dire che hanno aderito anche tante famiglie. Tra i partecipanti avremo anche alcuni ospiti della Locanda del Samaritano, malati che si uniranno al pellegrinaggio grazie all’Unitalsi e perfino anziani sofferenti di Alzheimer ospiti della Casa di riposo “Anni Sereni”. Ci saranno anche 46 membri del Corpo musicale Città di Treviglio".

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