Martinengo

Un viaggio tra gli affreschi dell’ex convento di Santa Chiara

Lo storico e direttore del progetto «Coglia» Gabriele Medolago ne ha illustrato la storia in una conferenza e ha condotto il pubblico in loco.

Un viaggio tra gli affreschi dell’ex convento di Santa Chiara
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Una serata tra arte e storia, quella organizzato dalla biblioteca con la Pro loco martedì 16 maggio al Filandone di Martinengo per presentare «nuove scoperte per antichi affreschi», quelli dell'ex convento di Santa Chiara.

Alla scoperta dell'ex convento di Santa Chiara

Nella conferenza in sala consiliare, molto partecipata, le protagoniste sono state le opere che impreziosiscono l’ex convento di Santa Chiara, mirabilmente illustrate dallo storico e direttore del progetto «Coglia» Gabriele Medolago. Lo stesso che qualche mese fa ha rivelato che il famoso maestro di Martinengo in realtà sono due, padre e figlio (Antonio e Matteo Zamara da Chiari) e che con la sua équipe ha ritrovato il cuore di un’opera data per perduta da oltre un secolo, la Crocifissione della Sala capitolare del convento dell’Incoronata, conservato in un museo americano. A fare gli onori di casa c’erano la vicesindaco e assessore alla Cultura Jessica Martinelli e il vicepresidente della Pro loco Diego Moratti, ospiti oltre a Medolago il presidente di «Pianura da scoprire» e sindaco di Cavernago Giuseppe Togni e il presidente della «Fondazione Castello di Pedernello» Domenico Pedroni.

Via alla rassegna "Inedita"

"Questa serata è l’anteprima di una rassegna, “Inedita” - ha affermato Moratti  - organizzata da una serie di partner che avrà inizio il 19 maggio al castello di Malpaga e terminerà il primo luglio a Lovere"

Poi la parola è passata a Pedroni, che ha spiegato l’origine del progetto, nato nell’ambito di «Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023», che si fonda su racconti nati dalla fantasia dei migliori scrittori under 35 inviati in 12 luoghi antichi delle due province, con lo scopo di far conoscere la loro bellezza.

La storia degli affreschi

Il resto della serata ha visto protagonista Medolago, che ha ricostruito la storia degli affreschi dell’ex convento di Santa Chiara.

"Il convento venne fondato per volontà della moglie di Bartolomeo Colleoni - ha spiegato - le monache vi entreranno nel 1479. Verrà soppresso nel 1810 da Napoleone e poi vivrà alterne vicende, trasformandosi in un collegio. La chiesa era divisa in due, l’una per le suore e l'altra per i fedeli e sono presenti affreschi dei due Zamara".

Lo storico ha illustrato le diverse opere, passate attraverso ristrutturazioni dell’edificio nel ‘600 e nell’800 - che non le hanno sempre rispettate - e sotto le incisioni dei collegiali, ragazzi che, come accade anche oggi, amavano fare graffiti: due cognomi incisi, Solza e Pinetti, sono ancora ben visibili. Medolago ha tenuto una conferenza supportata da slides nella sala consiliare ma poi ha portato il pubblico sul posto, con una visita in loco davvero coinvolgente.

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Da sinistra: Jessica Martinelli, Diego Moratti, Domenico Pedroni, Giuseppe Togni e Gabriele Medolago

Martinengo Affreschi dell'ex convento di Santa Chiara

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Martinengo Affreschi dell'ex convento di Santa Chiara

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Lo storico Gabriele Medolago

Martinengo Affreschi dell'ex convento di Santa Chiara

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Martinengo Affreschi dell'ex convento di Santa Chiara

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Martinengo Affreschi dell'ex convento di Santa Chiara

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Martinengo Affreschi dell'ex convento di Santa Chiara

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