Coronavirus, caso positivo confermato a Romano
Dopo il 57enne di Fontanella risultato positivo ieri oggi il tampone ha confermato il contagio per una ventenne.
E' stato confermato il primo caso di Coronavirus a Romano. Contagiata una ventenne ricoverata ora al Papa Giovanni in buone condizioni. Lo conferma anche il sindaco Sebastian Nicoli, ma a darne notizia è lei stessa che ha pubblicato anche alcune storie sul suo profilo Instagram.
Contagiata una ragazza, sta bene
Dopo il caso confermato ieri del 57enne di Fontanella, oggi arriva la conferma di un nuovo contagio: si tratta di una ragazza, poco più che ventenne di Romano di Lombardia. La giovane si trova ricoverata a Bergamo, ma le sue condizioni sono buone. E' lei stessa, infatti, attraverso alcune Storie pubblicate su Instagram a rassicurare amici e parenti. Già in giornata potrebbe essere dimessa e affidata alla quarantena fiduciaria a casa.
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Lo sfogo su Instagram
La ragazza ha voluto rassicurare tutti con una Storia sul suo profilo Instagram.
"Il test al Coronavirus è positivo, chiunque sia stato in contatto con me chiami subito, ma comunque vi chiameranno loro - e aggiunge - sono state il primo caso a Romano di Lombardia. E' una responsabilità troppo grossa non avete idea".
La conferma dal sindaco
"Vi comunico che vi è stata l’individuazione di un caso all'interno della nostra città - ha confermato il sindaco di Romano Sebastian Nicoli in un comunicato - Informo che sono stati adottati tutti protocolli necessari così come specificato nella nota di ATS che ha disposto che si avvisi il sindaco in merito all’eventuale conferma di positività al coronavirus da parte di cittadini esclusivamente del suo territorio. L’informazione sarà naturalmente tenuta al rispetto della privacy e consisterà esclusivamente in informazioni di tipo numerico e fenomenologico (senza indicazione di nominativo)."
E aggiunge:
"Per i contatti individuati, ovvero le persone che hanno avuto contatti con il cittadino positivo al coronavirus, è previsto un isolamento domiciliare fiduciario e alla persona vengono fornite adeguate informazioni riguardo alla specifica condizione di rischio, ai sintomi di esordio della malattia e alle possibili modalità di trasmissione; se durante questo periodo di sorveglianza sanitaria il cittadino manifesta una sintomatologia sospetta, gli operatori sanitari provvederanno ad effettuare tutti gli approfondimenti e gli accertamenti necessari”.
"Siate buoni padri di famiglia"
Nicoli ne approfitta per richiamare tutti a un comportamento responsabile.
"In tal senso mi permetto di manifestare il mio disagio nel raccogliere in questi giorni innumerevoli sollecitazioni per chiedere se, puntualmente, in virtù di qualche interpretazione, si fosse esenti dalle direttive di Regione Lombardia - ha aggiunto - Lo ridico con chiarezza: la “ratio” è limitare il più possibile occasioni di assembramento perché questo è il modo per impedire o mitigare il contagio. Comportatevi con lo spirito del “buon padre di famiglia”. Più che cercare la scappatoia legale o l’interpretazione della norma, adottate, senza che ve lo debba specificare il sindaco o i nostri uffici di polizia, la migliore soluzione che impedisca o mitighi il più possibile l’assembramento di persone. Le disposizione di Regione Lombardia vanno in questo senso ma, come vi ho già scritto, adottate il buon senso e agite nella direzione indicata".