N. P., 23enne di Bergamo, dopo lo schianto avvenuto giovedì 22 maggio a Ghisalba ha subito soccorso la vittima, Gian Alberto Russi, 66 anni di Martinengo. ma è stato tutto inutile. E poche ore dopo la tragedia ha avuto la forza di raccontare quello che è successo.
Gian Alberto Russi
"Ho cercato di rimanere in carreggiata..."
"Stavo andando da un cliente a Martinengo, a cinque minuti da qui - ha spiegato - stava piovendo e con il furgone sono entrato in una pozzanghera, dove il ciglio della strada è ceduto, un dislivello molto profondo, e quando ci sono finito dentro ho perso il controllo del mezzo. Ho cercato di rimanere in carreggiata e mi sono trovato la 'Vespa' addosso... Dopo l'impatto mi sono fermato subito a prestare soccorso e con me altri di passaggio, sembravano indiani. Ho chiamato l'ambulanza e mentre facevo le manovre per rianimarlo ho visto che queste persone avevano trovato qualcosa, ma non ero concentrato su quello che stavano facendo loro, mi è parso un porta-beidge con la patente dentro. Poi però io sono salito in ambulanza e loro sono spariti. I poliziotti in seguito hanno cercato i documenti e non li hanno trovati, sono risaliti all'identità dell'uomo attraverso il loro database, ma non erano certi di chi fosse".