Schianto a Ghisalba, il ricordo delle sorelle: "Era un uomo semplice, ci ha fatto da papà"
Gian Alberto Russi, per tutti Roby, martinenghese è mancato ieri, giovedì 22 maggio, in un incidente. Era il terzo di cinque fratelli

Sono sotto choc le sorelle di Gian Alberto Russi, per tutti Roby, morto in un incidente ieri, giovedì 22 maggio a Ghisalba. Il 66enne, lascia tutte loro e la moglie, con la quale viveva in una villetta di via Cavalieri di Vittorio Veneto a Martinengo.
Il ricordo delle sorelle di Roby
Gli occhi lucidi, lo sgurdo di chi ancora non può credere di aver perso da un momento all'altro l'amato fratello, uscito per recarsi alla ditta di Castelli Calepio dove lavorava come operaio, come ogni giorno. Maria Eugenia detta Mary', Fausta, Luigia, Silvana e Giusi non ci posso credere ma ieri, giovedì, alle 13.30 su quella strada in località Villanova, a Ghisalba, Roby ha trovato la morte. Ora nel salotto della bella villetta dove viveva con la moglie c'è la sua bara, vegliata dai familiari.
"E' stata una disgrazia incredibile - hanno detto scosse - stava andando al lavoro, per il turno dalle 14 alle 22, in sella alla sua vespa. Era prudente, mai un incidente. Avevamo letto della disgrazia ma non sapevamo fosse capitata a lui... La Polizia stradale ci ha avvertito di quello che era successo alle 16.30, non trovando i documenti sono risaliti a noi dalla targa del motorino. Infatti verificheremo se si trovano nel portaoggetti sotto il sellino. Una di noi passando da quelle parti aveva visto l'elisoccorso in volo, ma non immaginava che fosse lì per Roby. Sarebbe andato in pensione fra pochi anni..."
L'elisoccorso però non ha mai trasportato il 66enne, morto nel campo vicino alla carraggiata, dove è stato sbalzato dopo il tremendo impatto con il furgone che sopraggiungeva dalla direzione opposta. Si era ipotizzato un esame autoptico, ma l'Autorità giudiziaria alla fine non l'ha disposta.
"Era un uomo semplicissimo e molto riservato, umile e per bene, tutto lavoro e famiglia - hanno continuato le sorelle - Poi nel fine settimana amava viaggiare con la moglie sul suo camper, non avevano figli. Scherzavamo sulla sua somiglianza con Mick Jagger, capelli sempre lunghi e un po' scapigliati. Eravamo cinque fratelli, lui l'unico maschio: ci ha fatto da papà quando nostra madre è rimasta vedova... La più grande di noi aveva 22 anni e la più piccola otto. Ricordo che a volte spariva e lo ritrovavamo a pregare davanti alla tomba del papà... Quando la mamma è mancata due anni fa, a 96 anni, è stato un grande dolore, lui era legatissimo a lei... Infatti sarà cremato e tumulato con lei. Non ci vedevamo molto ma nella chat di famiglia era presentissimo, ci scambiavamo sempre gli auguri. La moglie è sotto choc, non le sembra vero, immaginiamo che lo sia anche il ragazzo che lo ha travolto...".