Treviglio

Puzze, "Treviglio Respira": "Il problema non è risolto"

"Abbiamo chiesto di inserire nuovi volontari nell'applicativo Molf ma ci è stato negato". Il Comitato torna all'attacco di Comagri

Puzze, "Treviglio Respira": "Il problema non è risolto"
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Dopo mesi di (apparente) calma, si riaccendono i riflettori sul problema delle puzze. A finire nel mirino del comitato "Treviglio Respira" è ancora la «Comagri» di via Brignano. Nei giorni scorsi il sodalizio ha convocato i consiglieri di opposizione per un aggiornamento della situazione. E ora chiamano in causa i candidati sindaco chiedendo anche alla politica di chiedere agli enti preposti di "rivedere le autorizzazioni" dell'azienda.

"Il problema delle puzze è aumentato"

"In questi ultimi giorni la frequenza delle molestie è di molto aumentata - fanno sapere dal Comitato - Il Comune è sempre latitante e non collaborativo soprattutto nel suo ufficio ambiente ed assessorato. Abbiamo chiesto di inserire nuovi volontari nell'applicativo Molf ma ci è stato negato, come ci è stato negata la possibilità di agevolare l'attivazione dell'applicativo con procedure on line o di consentire, per chi impossibilitato per lavoro, la possibilità di recarsi all'ufficio ambiente il sabato mattina anche considerato il periodo Covid. Alla Procura abbiamo già inviato oltre agli esposti due aggiornamenti e ci accingiamo ad inviarne un terzo affinché sappia che il problema non va archiviato"

Una tregua solo temporanea

Secondo i membri del Comitato, da quando l'azienda ha finito di assestare gli impianti di abbattimento (a fine 2020) ci sarebbe stata una rarefazione delle molestie solo nei mesi di gennaio, febbraio e aprile 2021. "In un solo caso l'azienda ha ammesso di avere avuto problemi di funzionamento e negli altri casi non ha risposto, dichiarando che non gli risultavano problemi o che la puzza non era dovuta alle loro lavorazioni", hanno chiarito dal Comitato.

"Rivedere le autorizzazioni"

Secondo i dati censiti dall’inizio del 2021, ci sono state 26 giornate su 168 in cui è stata segnalata l’ormai famosa puzza di popcorn rancido, ovvero il 15,5%, per un totale di 47 ore. Oltre il 69% delle puzze sono state riscontrate al mattino, principalmente, dalle 6 alle 8, mentre oltre il 23% dopo cena e il restante 8% nel tardo pomeriggio. Per quanto la diffusione, è stata registrata una riduzione dell’area interessata: non arriva molto in centro e in zona stazione Centrale, mentre rimane forte nella fascia nord-est del quartiere Bollone, Via Terni, Via Capitanio, Via Crippa, Via Gerola e qualche via della zona Nord.

"In sintesi - concludono dal Comitato - i pochi miglioramenti non possono certo essere sufficienti per poter dichiarare che la prescrizione di abbattere al 95% le molestie olfattive, come stabilito in fase di autorizzazione ambientale, sia stata rispettata. Se vogliamo continuare a sollecitare la soluzione di questo annoso problema, sarà necessario adottare nuove iniziative. Chiediamo ai consiglieri di inviare una nota alle forze politiche della provincia di Bergamo perché intervengano e rivedano le eventuali autorizzazioni concesse alla ditta di via Brignano. Abbiamo anche in programma di convocare una assemblea cittadina, di coinvolgere le associazioni ambientaliste, e con i nostri legali chiederemo udienza al PM incaricato alle indagini. Infine, visto l'approssimarsi della campagna elettorale valuteremo di invitare ad un confronto pubblico i candidati sindaci su come pensano di affrontare il problema".

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