Cocaina e un etto tra hashish e marijuana: arrestato Gianni Ferriero, l'avvocato del "Comitato Treviglio Onesta"
Noto penalista trevigliese, con un passato da politico locale, è in carcere a Bergamo.
Portava droga ai detenuti: arrestato Gianni Ferriero, noto avvocato trevigliese con un passato da politico locale. Cinque anni fa, durante il Pezzoni Gate, aveva proposto la costituzione di un comitato denominato "Difendiamo la Treviglio onesta". In auto e a casa gli sono stati trovati 8 grammi di cocaina e 100 grammi tra hashish e marijuana.
L'operazione del Gico della Finanza di Brescia
Quarantasei anni, titolare di uno studio in via Roma, Ferriero avrebbe ceduto una dose da mezzo grammo di cocaina a un detenuto che patrocinava. Questa l'accusa mossagli dall'indagine delle Fiamme Gialle, che si inserisce in un più ampio quadro investigativo sui rifornimenti di stupefacenti ai detenuti. L'avvocato è stato sorpreso in flagranza di reato, stando a quanto emerso, dagli inquirenti che stavano indagando sui movimenti di droga tra i detenuti.
La notizia dell'arresto, avvenuto ieri mattina, martedì, si è diffusa nelle scorse ore nella Bassa lasciando tutti basiti. Ora il penalista trevigliese è detenuto in via Gleno a Bergamo.
Droga e cellulari per i detenuti
Stando a quanto emerso, l’avvocato era sospettato dell’introduzione illecita in carcere di droga e apparati cellulari che venivano forniti ai soggetti ristretti nell’istituto di pena. Pertanto, l’attenzione degli investigatori si è concentrata sui colloqui difensivi del legale svolti in una sala colloqui del carcere di Bergamo con i propri clienti detenuti. Una volta accertata l’introduzione all’interno della Casa Circondariale dei telefoni cellulari (reato recentemente introdotto dal Legislatore nel codice penale all’art. 391-ter) i Finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia in stretta sinergia con il personale della Polizia Penitenziaria, hanno costantemente vigilato i detenuti dopo i colloqui con il predetto professionista. In più occasioni, gli inquirenti hanno riscontrato che diversi clienti dell’Avvocato erano entrati in possesso di apparati cellulari idonei anche per l’effettuazione di videochiamate. Martedì il legale è stato colto in flagranza di reato mentre cedeva una bustina contenente cocaina (circa mezzo grammo) a un proprio cliente simulando una rituale stretta di mano. Le successive perquisizioni dell’autovettura e della casa dell’avvocato si sono concluse con il sequestro di altro stupefacente pari a circa 8 grammi di cocaina e 100 grammi tra hashish e marijuana
Il Comitato Treviglio Onesta
Nel 2016 Gianni Ferriero aveva lavorato a lungo a una propria lista "Nuove prospettive", che però non aveva raggiunto il numero minimo di candidati per presentarsi alle urne. Era quindi confluito nel gruppo di Forza Italia, senza però essere eletto.
Pochi mesi prima, proprio mentre infuriava il caso della laurea falsa dell'ex sindaco, l'avvocato era stato tra gli animatori di una class action "per la legalità", tramite la quale si proponeva "di raccogliere un significativo numero di persone che vogliano sottoscrivere con me la querela nei confronti di chi ha sfregiato Treviglio perché non possa proseguire con tale condotta avendo dimostrato di non avere per nulla a cuore l'onore e la dignità della città".
Il (finto) video hard
Ferriero era però finito sotto i riflettori anche per essere stato vittima di una tentata estorsione. Era il 2018. Un profilo Facebook creato utilizzando il suo stesso nome aveva cercato di ricattarlo, pretendendo 3200 euro in cambio della non diffusione di un (falso) video pornografico il cui protagonista era proprio l'avvocato. Le indagini della Polizia Postale avevano portato a un estorsore californiano.
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