No autostrada, nuova manifestazione in piazza (ma senza megafono, vietato)
Protesta "a viva voce" in piazza Manara, con una ventina di partecipanti. Niente megafoni, su richiesta delle autorità "per non disturbare il Consiglio comunale". Loro: "Non vogliamo fare casino, ma stanno devastando il territorio...".
Una ventina di manifestanti hanno partecipato ieri sera, martedì, a un presidio di protesta in piazza Manara a Treviglio, contro l'autostrada Treviglio-Bergamo. Come già alcuni giorni fa insieme a Rifondazione Comunista, contro l'aumento dell'addizionale Irpef, la manifestazione è stata organizzata appositamente in concomitanza con l'inizio del Consiglio comunale di Treviglio, che era convocato alle 18 proprio in "Sala Longaretti", al primo piano del Municipio che dà sulla stessa piazza.
La protesta contro l'autostrada
A organizzare il presidio sono stati diversi esponenti del mondo "no-autostrada", che hanno anche annunciato per mercoledì 21 aprile una manifestazione a Levate. A tirare le fila, l'attivista Francesco Steffanoni, ma ieri sera a Treviglio era presente anche l'ex sindaco di Verdellino Giuseppe Maci.
Il divieto di megafono
Oltre ai cartelli contro l'autostrada, i manifestanti hanno anche affisso un curioso cartello all' "edicola" di piazza Manara: "Parlare al megafono non si può, costruire un'autostrada e devastare il territorio si può". Presto spiegato il curioso slogan: poco prima dell'inizio della manifestazione, gli organizzatori erano stati contattati dalle Forze dell'ordine: l'autorizzazione all'utilizzo del suolo pubblico della piazza per la protesta era infatti condizionata al non utilizzo di megafoni, che avrebbero disturbato i lavori del Consiglio comunale. I manifestanti, una ventina in totale, si sono quindi adeguati, con qualche ironia, e si sono arrangiati "a viva voce", leggendo alcune riflessioni sul progetto di Autostrade bergamasche in piedi su una delle sedute della piazza.
"Non volevamo disturbare il Consiglio, ma semplicemente manifestare contro il progetto - hanno spiegato - L'aula stava discutendo del Dup (Documento unico di programmazione, ndr), parlando dei soldi pubblici che stanzieranno per le aree verdi a nord della città, per le piste ciclabili... e poi sono a favore di un'autostrada che sventrerà il territorio".
"Contrari senza se e senza ma"
I manifestanti hanno atteso sotto il Municipio l'arrivo di consiglieri e assessori diretti in Consiglio comunale, consegnando poi agli assessori Basilio Mangano e Pinuccia Prandina alcuni volantini sulla Treviglio-Bergamo e sull'impatto che avrà sul territorio trevigliese. In particolare, un elaborato mostrava l'impatto sulla valle del lupo, che sarà pesantemente colpita dal passaggio dell'infrastruttura. Nessuna speranza, per i contrari all'opera, di vedere serie prospettive di miglioramento del progetto nei prossimi mesi, sebbene anche buona parte dei "favorevolissimi" alla Treviglio-Bergamo stiano da settimane caldeggiando una revisione del tracciato del 2012. Tra questi, anche il sindaco Juri Imeri.
"Compensazioni? Sarà comunque impossibile non distruggere la campagna - ha spiegato Steffanoni - Noi siamo contrari all'autostrada, che sarà una semplice bretella logistica tra Casirate e Dalmine, senza se e senza ma".
Il prossimo appuntamento per i "no autostrada" sarà ora a Levate, giovedì aprile alle in piazza Amedeo d'Aosta. All'assemblea pubblica parteciperanno tra gli altri anche Legambiente Bassa bergamasca, e i comitati "Cambiamola", "No autostrada".