Lo studio di Ats

Ma i vaccini fanno crollare i ricoveri a Bergamo: dimezzati (e quasi 8 su 10 sono no-vax)

Nel giro di un anno il rapporto tra contagi e ricoveri si è dimezzato, in provincia di Bergamo, dimostra uno studio. E' l'effetto dei vaccini.

Ma i vaccini fanno crollare i ricoveri a Bergamo: dimezzati (e quasi 8 su 10 sono no-vax)
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I vaccini anti-Covid fanno crollare i ricoveri, anche in Bergamasca. Come dimostrano i dati dell'Ats, nel giro di un anno il rapporto tra contagi e ricoveri si è infatti dimezzato, come dimostra uno studio preliminare di confronto tra i periodi novembre-dicembre 2020 e novembre-dicembre 2021, realizzato dal Servizio di Epidemiologia di Ats.

"Lo studio evidenzia come, pur a fronte dell’evidente incremento della curva epidemica anche a livello provinciale, la vaccinazione abbia protetto dagli esiti più gravi (in particolare ricoveri) la popolazione - spiega Ats in una nota, a corredo del report settimanale sui contagi nella nostra provincia - A titolo di sintesi, infatti, emerge come nel periodo citato dell’anno 2020 ogni 100 casi positivi dessero luogo a 15 ricoveri, mentre nell’attuale periodo di osservazione del 2021, si osservano, ogni 100 casi di positivi, solo 7 ricoveri (di cui, tra l’altro, la quota di persone ‘no vax’ rappresenta il 75-80%)".

No-vax (ovviamente) più colpiti

Anche a livello locale, ovviamente, il rapporto tra positivi e tamponi molecolari diagnostici effettuati è ampiamente superiore nei non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo, ossia i non vaccinati presentano livelli di positività ben superiori. Qui il punto sui non vaccinati, Comune per Comune, in Lombardia.

I numeri dimostrano inequivocabilmente come una più elevata copertura vaccinale, in tutte le fasce di età, anche quella 5-11 anni, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo sono in questo momento strumenti necessari a contenere l’impatto dell’epidemia anche sostenuta da varianti emergenti.

Vaccinati: meno colpiti, meno ricoverati, meno decessi

Nelle persone vaccinate con ciclo completo (più con l’eventuale dose di richiamo), rispetto a quelle non vaccinate, l’incidenza di contagio si riduce per una quota calcolata tra il 65,5% e il 76,1%. Soprattutto, il sopravvenire di malattia grave è fortemente ridotto, per una quota pari all’82,9%-93,3% (ricoveri ordinari) e dell’89,9%-97,1% (ricoveri in Terapia intensiva). Anche il rischio di decesso crolla per una quota pari al 78,9-96,7%, come ben documentato dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità.

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