Bergamo

“Guerrieri ViVi”: identificati i vandali no-vax. Spray rosso e armi, anche una illegale

Sono stati identificati e denunciati almeno tre dei vandali no-vax che nei mesi scorsi hanno deturpato con scritte a spray diversi edifici pubblici

“Guerrieri ViVi”: identificati i vandali no-vax. Spray rosso e armi, anche una illegale
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Sono stati identificati e denunciati almeno tre dei vandali no-vax che nei mesi scorsi hanno deturpato con scritte a spray diversi edifici pubblici. A dare un volto ai "Guerrieri Vivi", attivissimi su Telegram così come in mezza provincia, è stata la Digos della Questura di Bergamo, in collaborazione con i colleghi di Como e Brescia.

L'imbrattamento no-vax dell'Università di Bergamo

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L'indagine è partita a seguito del imbrattamento della sede universitaria di via dei Caniana, a Bergamo, avvenuto nella notte dello scorso 13 dicembre. Ieri mattina, 18 gennaio, gli uomini della Digos hanno dato perquisito su ordine della Procura Bergamo le abitazioni di tre persone, ritenute tra i presunti responsabili: una donna di 26 anni residente in provincia di Bergamo e due uomini di 68 e 49 anni, residenti rispettivamente nelle province di Brescia e Como.

Il sequestro di vernici

Dopo la perquisizione è stato sequestrato materiale riconducibile al sodalizio, molto attivo sul social network telegram, denominato “Guerrieri ViVi”, il cui simbolo è rappresentato da una W cerchiata di rosso. Oltre a numerosi adesivi, manifesti, volantini e manoscritti, gli investigatori hanno rinvenuto bombolette spray di colore rosso e capi di abbigliamento ed accessori macchiati di vernice rossa.

Le maschere di Guy Fawkes

Sono state inoltre rinvenute una parrucche e alcune maschere per travestirsi, riportanti la nota effige del cospiratore “Guy Fawkes”, nota per il film “V per Vendetta”. A incastrare il gruppo sono state le riprese dalle telecamere di videosorveglianza dell’università, che hanno ripreso i tre all'opera. Non solo: nell’auto del 49enne sono state inoltre rinvenute degli appunti raffiguranti la facciata dell’Università di Bergamo corredate dai bozzetti delle scritte da realizzare.

Foto di repertorio: una maschera simile a quelle rintracciate dalla Digos

Le armi a casa del bresciano

Dettaglio ulteriormente inquietante: a casa del 68enne bresciano gli investigatori hanno rivenuto anche alcune armi da fuoco, una delle quali illegalmente detenuta. Per questo l’uomo è stato denunciato a piede libero.

Gli altri casi in provincia di Bergamo

Quello attribuito ai Guerrieri Vivi  non è che l'ultimo di una lunga serie di attacchi di  gruppi no-vax, forse orbitanti attorno alle stesse comunità organizzate su Telegram. Lo scorso luglio era toccato al centro vaccinale dell'ospedale Papa Giovanni. Prima ancora, a giugno, i vandali armati di bomboletta spray rossa avevano imbrattato la sede dell'Ordine dei medici della provincia di Bergamo e la sede provinciale del Partito democratico. Nella Bassa bergamasca era toccato al cavalcavia di Brebemi e al centro vaccinale di Dalmine dell'Asst Bg Ovest.

Recentemente, invece, scritte analoghe erano comparse addirittura sul muro di cinta del cimitero monumentale di Bergamo.

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