Bergamo

Fotografia del crimine in Bergamasca: crescono furti in casa, violenza domestica, estorsioni. E occhio alla "mafia di servizio"

Ma all'inaugurazione dell'anno giudiziario il procuratore di Bergamo parla anche della Pandemia: "Gravi omissioni nella valutazione dei rischi"

Fotografia del crimine in Bergamasca: crescono furti in casa, violenza domestica, estorsioni. E occhio alla "mafia di servizio"
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Più furti nelle case, più violenza domestica, più estorsioni, ma  anche grande attenzione alla criminalità organizzata, specie nella Bassa bergamasca, e alle "gravi omissioni" nella gestione della pandemia da Covid-19. E' la fotografia inquietante del crimine nella provincia di Bergamo, al giro di boa della ripresa post-Covid,  scattata dalla relazione di 55 pagine presentata ieri, sabato,  dalla Procura di Bergamo all'inaugurazione dell'anno giudiziario.

La gestione del Covid-19: "Gravi omissioni"

Uno dei passaggi più citati, nella relazione presentata a Brescia ieri, ha riguardato un'inchiesta aperta: quella sui primi mesi di pandemia in Bergamasca. Il procuratore di Bergamo Antonio Chiappani ha detto che "ci sono state gravi omissioni nella valutazione dei rischi".

Il riferimento è  alla primavera nera del 2020: almeno tremila morti accertati, ma a fronte di un'eccesso di mortalità rispetto agli anni precedenti di oltre seimila persone. Al centro delle indagini della Magistratura ci sono, probabilmente, le circostanze legate al mancato aggiornamento del piano pandemico, e la procrastinazione della  zona rossa in Valle Seriana.

La ripresa delle attività (anche criminali)

Il documento è frutto dell'ingente lavoro svolto da Procura e Forze dell'Ordine nel periodo che va da luglio 2021 e giugno 2022. Tra i tanti temi redatti dal procuratore emergono principalmente criminalità organizzata, reati economici, furti, rapine, truffe, ma anche violenze e maltrattamenti.

Criminalità organizzata e reati economici

"La carenza di liquidità da un lato e l'immissione di ingenti risorse pubbliche dall'altro - scrive Chiappani nelle prime pagine - rendono sempre più concreto il rischio di infiltrazioni nell'economia legale bergamasca".

Ed è proprio con il tema della criminalità organizzata che si apre la relazione, evidenziando sì la presenza di organizzazioni, ma che si limitano a "mafia di servizio" anziché controllo del territorio. Si parla, per fare un esempio, di "fatture false e recupero crediti".

Violenza domestica, 865 denunce

Preoccupa il dato sui maltrattamenti in famiglia e di violenza domestica in generale, che risulta in aumento. Il numero denunce per questo genere di reati passano dalle precedenti 840 a 865. Sono state però soltanto 27 le misure di allontanamento dalla casa familiare e 58 divieti di avvicinamento emessi nei confronti di uomini violenti.

La Bassa e le infiltrazioni mafiose

Sotto osservazione le associazioni di stampo mafioso di matrice 'ndranghetista, con diverse famiglie operanti e radicate proprio nella Bassa. Non manca la criminalità straniera, spiega PrimaBergamo: albanese, nigeriana e romena, principalmente, impegnata in attività illegali come traffico di droga e sfruttamento della prostituzione.

La frode sullo spazzamento della neve

L'attenzione si sposta, poi, sui reati economici. In particolare, nella relazione si parla dell'indagine "Strade Innevate", conclusasi con l'accusa di frode nelle pubbliche forniture per il titolare di una società che si era aggiudicata il bando di gara indetto dalla Provincia per il servizio di sgombero neve: aveva dichiarato di possedere 23 mezzi, quando ne aveva solamente tre.

Oltre duecento casi di estorsione

Ci sono poi i reati di riciclaggio, 50 le persone denunciate. L'usura vede 9 denunce con tre persone arrestate . I casi di estorsione trattati dalla Polizia di Stato sono cresciuti del 33 per cento (da 158 a 210).

Scendono i reati fallimentari

I reati fallimentari e quelli di natura tributaria risultano, invece, in calo rispettivamente del 13,5 per cento e del 38,7 per cento. Il dato, tuttavia, è una conseguenza dello stop causato dalla pandemia all'attività di verifica fiscale nelle imprese da parte delle autorità durante il 2021.

Furti in casa più che raddoppiati

furto nella notte
 

La pandemia ha influenzato anche un altro dato, ovvero quello dei furti in casa che risultano più che raddoppiati: +53 per cento. Di questi, ben 907 sono a carico di ignoti. In crescita anche le rapine, che registrano un +17 per cento, ma i criminali sembrano evitare le banche - forse spaventati dagli avanzati sistemi di sicurezza e videosorveglianza.

Reati informatici e truffe agli anziani: +8%

Così i furti si sono spostati online, tanto che le truffe informatiche risultano cresciute del +24 per cento. Anche quelle "reali" - specialmente a carico di anziani - aumentano, seppur lievemente, del +8 per cento.

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