Treviglio

Ecco il nuovo calice artistico fuso con l'oro donato dai trevigliesi

Monsignor Donghi: "Anche per evitare di lasciarli in un cassetto dove poi sarebbero stati dimenticati, abbiamo pensato di utilizzare i monili donati alla Parrocchia per realizzare un oggetto liturgico d’oro che ricordasse i 500 anni del Miracolo".

Ecco il nuovo calice artistico fuso con l'oro donato dai trevigliesi
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L'oro proveniente da decine di anelli, braccialetti e gioielli non antichi, donati dai trevigliesi alla Parrocchia o al Santuario della Madonna delle Lacrime, è stato rifuso per creare il nuovo calice artistico, che sarà utilizzato durante le celebrazioni per i 500 anni del Miracolo della Madonna delle Lacrime.

Il nuovo calice artistico del Miracolo, fatto con l'oro dei trevigliesi

Il calice, fa sapere in una nota la Comunità pastorale, è stato realizzato da Franco Blumer, artista orafo di Bergamo che ha seguito i restauri del Duomo di Bergamo e del Duomo di Milano oltre che degli argenti di importanti basiliche e cattedrali del nostro territorio.

"Nei decenni - spiega il parroco monsignor Norberto Donghi - molti fedeli trevigliesi hanno donato al Santuario, o alla parrocchia San Martino, alcuni monili d’oro. Si tratta di collanine, anelli e braccialetti non antichi, tutti risalenti all’ultimo secolo. Oggetti di affetto che i parrocchiani hanno deciso di donare alla Madonna. Le donazioni erano spesso a motivo di un voto, o alla morte del fedele. La parrocchia ha conservato questi oggetti e, anche per evitare di lasciarli in un cassetto dove poi sarebbero stati dimenticati, ha pensato di utilizzarli per realizzare un oggetto liturgico d’oro che ricordasse i 500 anni del miracolo. È un calice di stile moderno, diverso da quelli antichi già a disposizione del Santuario".

Lo stelo di cristallo di rocca

Il calice è composto da una coppa, dallo stelo e dalla base, che è lavorata con altorilievi rappresentanti la storia del Miracolo. La coppa "è semplice e molto ampia, più ampia di quella di un calice standard della Messa. Questo perché il calice del 500enario nasce per una Messa concelebrata da diversi sacerdoti, è un calice per la concelebrazione".

Lo stelo "è custodito da un involucro di cristallo di rocca che, al proprio interno, lascia intuire nei colori blu e rosso l’immagine della Madonna così com’è presentata nell’affresco del Santuario Madonna delle lacrime. Lo stelo del calice richiama così l’immagine stessa della Madonna che, simbolicamente, sorregge il calice di Cristo. Nel cuore di questo stelo c’è un diamante particolarmente prezioso donato da una parrocchiana".

La storia del Miracolo nelle immagini sulla base

La base invece rappresenta la storia del Miracolo. "Nel realizzarla, l’orafo artista Blumer si è ispirato all’affresco che Gaetano Cresseri ha dipinto nel catino absidale del Santuario. Sulla base si trova anche un’iscrizione che riporta parte dell’atto notarile redatto nel 1522 nel quale si raccontò il pianto della Madonna:

“D’improvviso cominciò a piangere e dai suoi occhi, dal volto e da tutto il corpo, miracolosamente, sparse gran copia d’acqua e di sudore”.

Nel calice torna anche, nel numero delle pietre e delle perle, il numero 12 che richiama le 12 stelle delle quali la Madonna è incoronata".

A celebrare la Novena e la Festa, quest'anno, sarà lo stesso Arcivescovo di Milano Mario Delpini. QUI il programma della Novena.

 

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