Treviglio

"Dopo tre anni ancora chiedo giustizia per il mio Gabry"

Per portare a termine il progetto della piazzetta lungo la ciclabile sabato si terrà un concerto con raccolta fondi nella cappella dei Salesiani.

"Dopo tre anni ancora chiedo giustizia per il mio Gabry"
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Perdere un figlio a soli 15 anni e la vita che finisce in pausa, stretta nella morsa di un dolore troppo grande. Combattere per tre anni inseguendo una giustizia che, forse, finalmente si avvicina con la richiesta di rinvio a giudizio per omicidio stradale nei confronti della persona che si trovava alla guida dell’auto che lo ha investito.

Tre anni e ancora nessuna risposta

"Da tutto questo Gabriele deve uscirne pulito". A dirlo con la voce che si spezza è Silde Ceccaroni, la mamma di Gabriele Raffa, il 15enne investito da un’auto mentre attraversava in bicicletta la provinciale tra Casirate e Treviglio. Era il 5 maggio 2019. Da quel tragico giorno sono passati tre anni e ancora non si conosce con certezza cosa sia accaduto in quei pochi secondi.

"E’ assurdo non avere ancora delle risposte - ha spiegato la madre che con fatica trattiene le lacrime - voglio giustizia per Gabry perché quello che è successo non è stata colpa sua".

Era stata proprio lei, con tenacia, a opporsi per prima, nel maggio del 2019, all’archiviazione chiesta dal Pm che, visto il verbale della Polizia Stradale, aveva liquidato la questione imputando - di fatto - la responsabilità a un’imprudenza del 15enne. Ma Gabriele sapeva bene che quel tratto di provinciale, senza ciclabile (il Comune l’ha realizzata solo nel 2020 dopo anni di attesa), era il più rischioso. Ne era così consapevole che nel suo ultimo messaggio vocale su Whatsapp, inviato agli amici, li salutava parlando proprio di quel "tratto più brutto" dove rischiava di essere investito se non avesse prestato attenzione. Difficile pensare che dopo aver pronunciato quella che oggi appare una triste profezia, avesse poi attraversato imprudentemente.

Chiesto il rinvio a giudizio

Ed è stato proprio questo, insieme alla perizia cinematica presentata dalla difesa a spingere il gip Alessia Solombrino, lo scorso gennaio, ad accogliere la richiesta di opposizione all’archiviazione. Secondo la perizia, Gabriele non stava usando il telefono che, infatti, è stato ritrovato intatto dai soccorritori in una tasca del giubbotto. Le indagini sono state affidate al Pm Emma Vittorio che ha disposto un’ulteriore perizia nella quale si conferma la mancanza di responsabilità di Gabriele. L’iter si è concluso a luglio con la richiesta di rinvio a giudizio per omicidio stradale nei confronti dell’investitore.

"Ora attendiamo l’udienza - ha concluso la mamma - andrò fino in fondo, Gabriele deve avere giustizia. Nessuno me lo potrà riportare indietro, ma non mi arrenderò finché non salterà fuori la verità".

Un concerto per raccogliere fondi

Intanto riprendono - dopo due anni di stop a causa del Covid - le iniziative per sostenere il progetto del "Parco della musica": una piazzetta situata lungo il tracciato della ciclabile verso Casirate per ricordare Gabry. Per concluderla servono fondi e per farlo serve l'aiuto di tutti. Per questo sabato, alle 17.15 nella cappella dei Salesiani, in occasione della festa della mamma l’Associazione Inner Wheel Treviglio e il Coro Calycanthus hanno dato vita all’evento "Insieme con Silde".

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