Carabiniere travolto e ucciso: chiesto l’omicidio stradale aggravato per l’investitore

La Procura di Bergamo ha chiuso le indagini sulla morte di Emanuele Anzini. Nel sangue del suo investitore scorreva una quantità di alcol 6 volte sopra al consentito.

Carabiniere travolto e ucciso: chiesto l’omicidio stradale aggravato per l’investitore
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Carabiniere travolto e ucciso: chiesto l’omicidio stradale aggravato per l’investitore. La Procura della Repubblica di Bergamo infatti ha chiuso le indagini sulla morte  di Emanuele Anzini, 41 anni, il militare in forza alla Compagnia di Zogno investito e ucciso lo scorso giugno mentre stava effettuando un posto di blocco a Terno d’Isola. Alla guida dell’auto che ha falciato l’appuntato c’era Matteo Colombi Manzi, 34 anni , cuoco di professione residente a Sotto il Monte.

Carabiniere travolto e ammazzato: chiesto l’omicidio stradale aggravato per l’investitore

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Per l’investitore il pm orobico ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di omicidio stradale aggravato dalla guida in stato di ebbrezza, dalla fuga e dall’omissione di soccorso. La prima udienza è fissata per il 24 gennaio 2020.

Carabiniere travolto e ammazzato il giorno prima del compleanno

Colombi Manzi infatti, dopo aver urato Anzini lo aveva lasciato a terra agonizzante in via Albisetti a Terno d’Isola. Si tratta della strada  provinciale che da Terno conduce a Sotto il Monte. Subito il collega del carabiniere aveva allertato i sanitari: sul posto  si erano precipitate due ambulanze e un’auto medica con a bordo gli uomini del 118 di Bergamo. Ma le ferite riportate erano troppo gravi. Anzini è morto il giorno precedente al suo 42esimo compleanno.

I drammatici precedenti dell’investitore

Le indagini poi avevano permesso di appurare che il cuoco di Sotto il Monte, quella maledetta notte di giugno, si era messo al volante nonostante avesse nel sangue una quantità di alcol ben al di sopra dei limiti consentiti dalla legge. Il suo tasso era di 2,97 grammi per litro,  quindi circa 6 volte sopra la norma. Ma non è finita qui. Anche i precedenti di Matteo Colombi Manzi hanno avuto un peso non ininfluente sull’inchiesta. Sì perché il 34enne, al momento dell’incidente era tornato in possesso della patente solo da pochi mesi. La licenza di guida gli era stata sospesa sempre per guida in stato di ebbrezza.

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