Arcene a un passo dalla zona rossa: "Troppi giovani asintomatici non rispettano l'isolamento obbligatorio"
La curva dei contagi rileva un altro importante incremento, denuncia il sindaco Roberto Ravanelli: ad oggi, risultano positivi più di 60 cittadini. La situazione è "critica".
La curva dei contagi ad Arcene, ricevuta dall'Ats, rileva un importante incremento: ad oggi, risultano positivi poco più di 60 cittadini. Un peggioramento ulteriore rispetto al primo allarme, e poi all'aggiornamento di settimana scorsa, quando il sindaco aveva deciso di chiudere le scuole medie e poi, ieri, anche i parchi pubblici. Una parte del problema, spiega, è il fatto che alcuni giovani, asintomatici ma positivi, non vogliono rispettare la quarantena.
I dati di Arcene e l'allarme del sindaco
A darne comunicazione ufficiale è stato il sindaco Roberto Ravanelli. "La metà dei contagi, circa il 50%, è costituito da adolescenti - ha spiegato il primo cittadino - è in corso uno studio da parte di Ats per capire se si tratti della variante inglese, che , come è noto, è caratterizzata da una trasmissibilità più elevata". Ieri, Ats aveva ordinato di rifare tutti i tamponi nelle scuole, proprio per cercare conferme sulla presenza e l'incidenza della variante nel focolaio.
Ravanelli: "Un momento critico"
Per ora, non parla ancora di zona rossa. Il sindaco ha chiesto però la collaborazione di tutti. "Ci vuole poco affinché i contagi ripartano con il rischio reale che Arcene possa diventare Comune in zona rossa come già avvenuto per altre località lombarde - ha proseguito il sindaco - Continuiamo ad essere in contatto costante con l'organo sanitario Ats con cui stiamo seguendo l'evolversi della situazione".
"Passibili di denuncia" anche i genitori dei minorenni
Per contenere il contagio, il sindaco ha deciso di chiudere i parchi, proprio perché luogo di assembramento dei giovani. "Alcuni giovani risultano positivi, ma asintomatici, tendono così a non rispettare la quarantena domiciliare obbligatoria - ha concluso Ravanelli - Mi preme rammentare che coloro che evadono dall’isolamento sono passibili di denuncia penale per il reato di attentato alla salute pubblica, con conseguenze gravissime che nel caso di minorenni si riversano sui genitori"
"Alcuni non hanno il minimo rispetto". Ma le Forze dell'Ordine controllano
"Le Forze dell’Ordine, nel caso dovessero accertare l’inosservanza delle regole e la mancanza di rispetto di qualcuno, saranno costretti a segnalare l’infrazione agli organi competenti. Continuano, fortunatamente, ad esserci persone scrupolose e attente alle norme di prevenzione e altre, purtroppo, che non hanno il minimo rispetto. Non voglio spaventare nessuno, ma non possiamo permetterci di trascurare qualsiasi misura a tutela del bene collettivo".