Trentacinquemila tulipani accanto al Santuario di Caravaggio
Spunteranno in primavera, dando origine ad un campo di autoraccolta per sostenere la cooperativa "Il Susino".
Un campo di autoraccolta di tulipani in un terreno comunale vicino al Santuario di Santa Maria del Fonte, a Caravaggio. La piantumazione di 35mila bulbi si è conclusa nei giorni scorsi ma caravaggini e pellegrini se ne accorgeranno in primavera, quando con la fioritura l’esplosione di colori catturerà anche lo sguardo più distratto. Un progetto simile a quello, di gran successo, già sperimentato negli scorsi anni a Castel Cerreto, che mira a coniugare il sostegno alla cooperativa Il Susino, con la promozione turistica e ambientale.
Il progetto de Il Susino: tulipani al Santuario di Caravaggio
Un’idea originale, che oltre a migliorare l’impatto estetico e a richiamare visitatori, favorirà l’inserimento lavorativo di persone gravate da condizioni di svantaggio e con fragilità a cui sarà affidata l’accoglienza e l’attività di vendita al pubblico.
"Queste attività saranno affidate alla cooperativa Sociale “Il Susino”, che dal 1986 è impegnata sul territorio in sostegno di persone che difficilmente riuscirebbero ad entrare autonomamente nel modo del lavoro - ha spiegato il sindaco Claudio Bolandrini - Il costo complessivo dell’intervento, comprensivo di tracciamenti, fornitura e piantumazione dei bulbi, cure culturali e sfalcio, ammonta a 10mila 340 euro".
L'area a ovest del Santuario di Caravaggio
Il fondo è delimitato a ovest dal Santuario, a sud dal parcheggio comunale e a est dalla Provinciale 132 e si estende per una superficie di circa diecimila mq. Il campo di tulipani avrà uno sviluppo rettangolare, con il lato lungo di 60 metri e il lato corto di 25, per una superficie totale di 1.500 metri quadrati. I bulbi sono stati disposti in file di un metro di larghezza ed interfila di due metri, al fine di consentire il passaggio dei visitatori. La densità d’impianto prevista è di 70 bulbi al metro quadrato.
"L’intenzione è quella di offrire ai caravaggini e ai pellegrini la possibilità di camminare all’aria aperta tra filari di tulipani colorati e profumati e, per chi lo desidera, di scegliere e raccogliere quelli da portare a casa a fine passeggiata - ha spiegato ancora Bolandrini - Oltre a contribuire alla promozione e valorizzazione del nostro Santuario, che si offrirà in tutta la sua bellezza ritrovata dopo i recenti interventi di restauro, grazie alla cooperativa si perseguiranno anche l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Si tratta della fase iniziale, e per certi aspetti sperimentale, di un progetto più articolato al quale stanno lavorando alcuni imprenditori del territorio e che porterà successivamente alla piantumazione nell’area di un frutteto urbano".
Il percorso di raccolta
Un percorso sul lato sud del campo collega il parcheggio alla zona di raccolta dei tulipani consentendo così ai visitatori l’accesso in sicurezza. Nella zona perimetrale si è provveduto alla semina di colza, una brassicacea a semina invernale e fioritura tardo primaverile. I bulbi seminati appartengono ai gruppi più rustici e robusti, caratterizzati da stelo solido, resistente alle intemperie e di lunga durata una volta reciso, con foglie lanceolate e glauche e dai fiori stupendi a petali appuntiti di diversi colori. Non resta quindi che attendere il periodo di fioritura, previsto a partire dai primi di giorni di aprile, che si protrarrà all’incirca per quattro settimane.