Eredità Giuliani a Treviglio, l'opposizione: "A che punto siamo?"
In Consiglio comunale l'interpellanza di Laura Rossoni (Pd) con la quale chiederà informazioni sull’iter

Nel 2019 Carla Giuliani aveva lasciato quasi 6 milioni di euro in eredità al Comune di Treviglio con il vincolo di destinarli alla realizzazione di minialloggi per disabili fisici e cechi. A sei anni di distanza l’opposizione chiede a che punto sono i lavori, tramite un’interpellanza che verrà presentata nel Consiglio comunale di martedì 29 luglio 2025.
Eredità Giuliani
Carla Giuliani morì il 15 ottobre del 2019. Nel testamento era stato disposto che al Comune venissero trasferiti i beni di sua proprietà consistenti in un cascinetto in via Gera d’Adda con attiguo terreno del valore di 827 mila euro e in depositi bancari pari a 5,1 milioni di euro, disponendo che tali beni sarebbero stati destinati alla realizzazione di minialloggi per persone con disabilità e indicando quale esecutore testamentario il consigliere comunale, nonché capogruppo della Lega, Franco Giussani. Il 26 maggio 2020 il Consiglio trevigliese votò favorevolmente all’accettazione dell’eredità e nel luglio 2021 venne costituita la Fondazione Giuliani-Caffetti (nella foto di copertina il Cda davanti al cascinetto) a cui, nell’aprile, vennero trasferiti i beni ricevuti in eredità.
Interpellanza in Consiglio

"Paolo Merla, presidente del Cda della Fondazione Giuliani aveva dichiarato che entro il 2023 avrebbero avviato l’iter operativo per l’esecuzione del testamento - ha sottolineato Laura Rossoni del Pd, prima firmataria dell’interpellanza - Sono però trascorsi oltre due anni da quando gli amministratori della Fondazione hanno annunciato la piena attività e non abbiamo più avuto informazioni a riguardo".
Con l’interpellanza l’opposizione chiederà quindi di sapere quali siano gli atti effettuati dal Cda dall’aprile 2023 a oggi; a che punto sia l’iter di realizzazione dei minialloggi per disabili fisici e ciechi, scopo per il quale il patrimonio è stato lasciato al Comune di Treviglio da Carla Giuliani; e quale sia, indicativamente, il cronoprogramma delle opere e quando si pensa di poter effettivamente aprire la strutturarealizzando così il volere della benefattrice.