L'ipotesi di un super gasdotto sotto i nostri piedi
Lungo 3300 chilometri, partendo dall’Algeria passerebbe attraverso Sergnano, Ripalta Cremasca e Ripalta Guerina per arrivare poi in Austria e in Germania
Super gasdotto per Sergnano, Ripalta Cremasca e Ripalta Guerina: si tracciano i primi passi per la nuova sfida dell’idrogeno. Potrebbero essere proprio questi tre paesi del Cremasco i protagonisti di un progetto di grandi dimensioni. Il gasdotto lungo 3300 chilometri, che parte dall’Algeria, passerebbe attraverso i tre siti del territorio cremasco per arrivare poi in Austria e in Germania.
Un super gasdotto dall'Algeria
Il trasporto Algeria- Germania comprenderebbe ben quattro milioni di tonnellate di idrogeno. Se ne è parlato martedì scorso a Roma, a Villa Madama, nel tavolo di incontro tra le tre aziende promotrici del progetto dedicato all’idrogeno: la Gas Connected Austria, la Snam e l’azienda tedesca Tag. Nel corso dell’incontro è stata presentata la mappa dei punti di stoccaggio e delle aree di transito del super gasdotto, idonee per supportare i collegamenti e trasportare l’idrogeno attraverso infrastrutture aggiornate. Nella mappa delineata dalle aziende l’area della Pianura Padana prevede infatti diversi punti di stoccaggio e di distribuzione. Durante il Consiglio comunale di Sergnano dell’aprile 2023 era stato illustrato il progetto per i 38 nuovi pozzi per un eventuale stoccaggio di idrogeno. Ed ecco dunque, all’inizio del 2025, prendere forma il disegno già da tempo nell’aria che comprende, oltre ai pozzi di Sergnano, anche le autorizzazioni per i siti di stoccaggio di Ripalta Cremasca e Ripalta Arpina.
I dubbi sul progetto
Tuttavia, la notizia diffusa in paese dell’incontro a Roma e dell’eventuale concretezza del progetto dei siti di collegamento tra Algeria e Germania in terra cremasca, ha destato molte perplessità tra i sergnanesi, soprattutto sul trasporto dell’idrogeno, che tuttora è in fase sperimentale.
"Gli impegni presi settimana scorsa nell’incontro a Roma destano diverse preoccupazioni - ha dichiarato il gruppo di minoranza “Scelgo Sergnano”- e auspichiamo, dai Comuni cremaschi coinvolti, chiarimenti e garanzie per i cittadini".
I dubbi e gli interrogativi riguardano il trasporto dell’idrogeno: esiste una precisa normativa? Le infrastrutture presenti sono adeguate e sufficienti? Le tubature, utilizzate attualmente per il metano, risultano ancora funzionali per l’idrogeno? Che garanzie ci sono per i cittadini? Quali notizie sul progetto vengono date ai cittadini? Domande per le quali si è ancora in attesa di risposta.