Addio discarica di amianto: alla Vailata arriva il parco. Imeri: "Abbiamo vinto"
E' fatta: da ieri mattina, lunedì 14 settembre, il Comune è ufficialmente proprietario della Cava Vailata
E' fatta: da ieri mattina, lunedì 13 settembre, il Comune è ufficialmente proprietario della Cava Vailata e il progetto che prevedeva in quella zona, a poche centinaia di metri dal centro, la realizzazione di una discarica di cemento amianto è definitivamente tramontato. Esulta l'Amministrazione comunale guidata da Juri Imeri, al termine di una battaglia legale durata circa tredici anni.
Addio alla discarica di amianto alla Vailata
Ieri mattina è avvenuto il passaggio di proprietà con la consegna delle chiavi dell'area e il pagamento della somma di circa 1,2 milioni (comprese tasse e spese accessorie) alla fallita Team. Al posto della discarica, il progetto dell'Amministrazione uscente guidata da Imeri è di realizzare un grande parco urbano, nel cuore della Mezzaluna e a poche centinaia di metri dalla stazione Centrale e dal centro città.
"Aspettavamo questo giorno da tanto tempo - ha spiegato ieri il sindaco Juri Imeri - Ma per l'annuncio finale, volevamo avere tutta l'ufficialità possibile, che ora c'è. La partita della discarica di cemento amianto a Treviglio è chiusa, definitivamente".
La vicenda era cominciata nel 2007, durante l'Amministrazione Borghi, quattro anni dopo la prima richiesta (del 2003) per trasformare l'ex cava a sud della città in una discarica. "Da allora si sono susseguite, nei cinque anni di Amministrazione Pezzoni e nei cinque del mio primo mandato, innumerevoli rilevazioni, carotaggi, analisi e studi che hanno dimostrato che quell'area non era adatta per una discarica. E abbiamo vinto".
La polemica politica
Imeri ha anche attaccato i sostenitori del progetto della cava, tra i quali secondo il centrodestra cittadino c'erano, all'epoca, anche esponenti dell'allora centrosinistra al governo (una tesi che tuttavia il Partito democratico cittadino ha sempre respinto).
"Si diceva che quella cava avrebbe portato milioni di euro... - ha spiegato Imeri - Ma abbiamo dimostrato che non sarebbe stato così. E se anche li avesse portati, l'80% sarebbero finiti nelle tasche del privato, a scapito del pubblico. Detto questo, comunque non avremmo mai svenduto l'immagine della città nemmeno per tutti quei milioni, acconsentendo alla costruzione di una discarica di amianto in quella zona".
La partita in Team
Il sindaco uscente ha anche difeso la scelta di Treviglio davanti agli altri soci di Sabb, la società pubblica che deteneva la metà delle quote di Team e che ora dovrà fare i conti con le conseguenze del fallimento di Team, nata di fatto proprio per realizzare la discarica di amianto trevigliese. "Qualcuno ha cercato di scaricare su di noi la responsabilità di quel fallimento, ma evidentemente non è così. Anzi, abbiamo dato la possibilità a Team di cadere in piedi. Abbiamo faticato a far capire agli altri sindaci che quella strada che volevano percorrere non solo era in salita, ma portava ad un burrone".
Il progetto del parco
Gli ottantamila metri quadrati di verde - un'area grande come undici campi da calcio - diventeranno dunque un parco naturalistico. "Il più nuovo e grande parco urbano della città, per riprendersene insieme un pezzo e festeggiare una vittoria a lungo attesa" aveva spiegato nei giorni scorsi il sindaco, che ieri pomeriggio ha aggiunto come nelle intenzioni del Comune il nuovo parco diventerà un punto di riferimento anche per Casirate e Calvenzano.
"Tre obiettivi centrati, ora decidiamo noi"
"Ora decidiamo noi - ha continuato Imeri - Siamo riusciti contemporaneamente a risolvere un problema ambientale, ad acquisire nuovo patrimonio comunale e a realizzare un parco che sarà fruibile non solo da trevigliesi. La Vailata si aggiunge alle altre aree naturalistiche da valorizzare, che sono spesso da molti portate come esempio da seguire: il bosco del Castagno, il Roccolo, e a breve anche l'area lungo Brebemi alle spalle dell'ospedale e della stazione, dove stiamo per cominciare un progetto di forestazione da 30mila metri quadrati".
Il grazie a comitati e associazioni
Imeri ha infine ringraziato, non senza una sonora stoccata politica all'indirizzo degli avversari del centrosinistra, tutti gli attori della vittoria. "Non vogliamo stellette sul petto, ma visto che quando la discarica sembrava imminente la responsabilità politica veniva data a noi, adesso che è definitivamente chiusa la partita sottolineiamo i nostri meriti e la nostra coerenza. Noto che sul carro dei vincitori di questa battaglia stanno salendo in tanti - ha spiegato - Ci fa piacere, ma sia chiaro che alla guida del carro ci siamo sempre stati noi insieme ai comitati e alle associazioni. Da parte mia ringrazio i Consiglieri comunali e gli assessori con cui ho condiviso questo lungo percorso, i dipendenti comunali coinvolti, i consulenti tecnici e legali. Un particolare ringraziamento ai consiglieri Giussani e Cologno, agli assessori Nisoli e Pezzoni e all'avvocato Malanchini con i quali abbiamo condiviso riunioni su riunioni in questi ultimi mesi. È una battaglia vinta da tutta la città".
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