Per Tura arriva Gori: "La provincia di Bergamo ha bisogno di due capoluoghi, uno è Treviglio"
Le sei liste del centrosinistra per Matilde Tura, si sono date appuntamento in piazza ieri sera.
"Sette anni fa a Bergamo eravamo così anche noi: c'era una città discretamente amministrata, ma ferma. E noi abbiamo cominciato quel cambiamento che dura tutt'ora. La provincia di Bergamo ha bisogno di due capoluoghi, e uno è questo".
Ha parlato per poche decine di secondi, venerdì sera, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, ma ha letteralmente elettrizzato in poche frasi il pubblico trevigliese della serata di inaugurazione della campagna elettorale di Matilde Tura, in piazza Garibaldi.
Matilde Tura inaugura la campagna elettorale
Le sei liste del centrosinistra che sostengono la candidatura a sindaco di Tura si sono date appuntamento, non a caso, esattamente di fronte alla sede del comitato elettorale del sindaco uscente Juri Imeri. Presenti rappresentanti di tutte e sei le liste, che una ad una si sono presentate, pur non entrando mai troppo nei dettagli delle proposte elettorali che saranno esposte nei prossimi giorni.
Musica e politica in piazza
Ad aprire la serata è stata però la musica, con un Trio acustico "diretto" per l'occasione da uno dei sostenitori di punta della coalizione: il maestro Paolo Belloli, storico direttore del corpo musicale cittadino. Da "We will rock you" ad "I want to break free" dei Queen, fino a "Rocket man" di Elton John, accompagnata dall'accensione di alcune decine di stelline pirotecniche, di fronte al palco illuminato di rosa sul cui sfondo erano state allestiti sei cartelloni con i simboli della coalizione.
In prima fila, come detto, c'era il sindaco Gori accompagnato dal segretario provinciale del Pd, Davide Casati. Ma nel pubblico c'erano anche alcuni esponenti del centrosinistra della Calciana: Edoardo Bano e l'assessore Ludovica Paloschi, di Romano, oltre al sindaco di Morengo Amilcare Signorelli.
Il Comitato elettorale "mobile"
Visibilmente commossa la candidata Tura, nel discorso di apertura.
"Vogliamo conciliare l'entusiasmo e la voglia di cambiare, con le solide radici dell'esperienza. Vogliamo mettere insieme la quotidianità e la concretezza, con una visione di sogno per la nostra città" ha esordito, tornando sulla "voglia di cambiamento" che, spiega, ha percepito durante il percorso di ascolto dei cittadini, durante il "tour dei quartieri" delle scorse settimane.
Non è mancata una stoccata diretta all'indirizzo di Imeri, proprio di fronte al comitato elettorale del centrodestra.
"Mi chiedono in tanti: com'è che il centrodestra ha un ben comitato elettorale in pieno centro, e noi no? Beh, ce l'avremo anche noi. Ma diverso da questo. Non in centro, a simboleggiare la politica che se ne sta seduta aspettando i cittadini che vanno a cercarla. Saremo noi ad andare dai cittadini".
Non sono stati però diffusi al momento altri dettagli sul "comitato elettorale mobile" che il centrosinistra inaugurerà settimana prossima.
Assente Luigi Minuti
La prima lista a prendere la parola è stata "Noi trevigliesi", fondata dall'ex sindaco Luigi Minuti che però era assente. Al suo posto ha parlato Paolo Arcari. "Matilde ha portato freschezza, colore, luce e allegria in una politica troppo spesso grigia - ha detto - Noi la sosteniamo convintamente".
I giovani di Treviglio Merita di +
Manuel Ronchi e Clara Fava hanno invece parlato per "Treviglio Merita di +", la lista di under35 a sostegno di Tura. "Per una volta siamo stati noi a cercare la politica e non il contrario - hanno detto - Ci rivolgiamo a tutti i cittadini lontani dagli interessi di parte".
Treviglio aperta: "La città aiuti i profughi afghani"
Per Treviglio aperta, la lista della Sinistra trevigliese, ha relazionato Silvia Odone che ha ribadito i punti essenziali dell'ala più radicale della coalizione, primo tra tutti un No categorico all'autostrada Treviglio-Bergamo "e a tutto ciò che devasterebbe la campagna". Poi ha chiesto che, come Bergamo, anche Treviglio "dia una mano a chi sta fuggendo dall'Afghanistan".
Pignatelli e i moderati per la sicurezza
Serrato il discorso di Gianluca Pignatelli, che con Martina Bove ha presentato il programma di "Tura sindaco" puntando molto sul problema della sicurezza e proponendosi come punto di riferimento per i moderati. "Siamo una forza gentile, tranquilla e pacata - ha detto - Ma il centro è diventato il Far West, c'è un vistoso imbarbarimento dei costumi e girano baby gang in città. Dove siamo finiti? Treviglio ha perso il Tribunale, ha perso l'università, e il commercio langue. Basta vedere - ha continuato, attaccando direttamente Imeri - i negozi sfitti in centro e occupati dalla politica". Ha poi chiesto un cambio di passo sullo sviluppo della logistica, "che porta immigrazione e precariato. Altri cinque anni così e sarà un disastro per Treviglio".
Il M5S: "Il Pgt lo scrivano i cittadini"
Per il M5S, Francesco Steffanoni ha fatto l'elenco delle proposte avanzate dal movimento in Consiglio comunale negli ultimi anni, alcune delle quali sono diventati provvedimenti ma altri no. "Non siamo noi il partito dei No, lo è l'Amministrazione" ha detto. Steffanoni ha poi ribadito il secco no all'autostrada. "La nostra bella via Contessa Piazzoni non ci sarà più, sarà sventrata da viadotti e ponti lunghi cinquanta o sessanta metri" ha tuonato. Ha quindi lanciato una proposta: quella di mutuare dal Comune di Vimercate il modello di lavoro per la redazione del nuovo Piano di governo del territorio, realizzato direttamente dai cittadini senza intermediari politici.
Chiudono Rossoni e Molteni
I discorsi più applauditi e più brillanti sono però stati senza dubbio quelli di Erik Molteni e di Laura Rossoni, i due consiglieri comunali uscenti del Pd. Rossoni ha parlato di una città che corre "in direzione ostinata e contraria" e che è governata in modo anacronistico, "che costruisce nuovi supermercati mentre nel resto del mondo si inseguono l'innovazione e la sostenibilità". Entrambi hanno poi parlato dell'affare Fiera, dei problemi di piazza Setti e dello spostamento del Presst da via Rossini al polo dell'ospedale. Un altro grande tema, quello sanitario, che secondo il Pd vede una città che "perde sempre più posizioni". Poco dopo, a chiudere la serata, sul palco è salito il sindaco di Bergamo.
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