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Francesca Liviani si racconta - RAGAZZI ESTRAorDinAri

Con l’Estrada dal 2009 (Esordienti) ha gareggiato fino alla categoria Cadette, poi il passaggio all’Atletica Bracco Milano.

Francesca Liviani si racconta - RAGAZZI ESTRAorDinAri
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Un altro dei giovani virgulti dell’Atletica Estrada è Francesca Liviani nata il 14 marzo a Crema da sempre cittadina di Caravaggio. Mamma Elisabetta è impiegata, papà Giorgio impiegato di banca, la sorella più piccola (2003) Chiara sempre con l’Estrada ha praticato prima la marcia e poi è passata alla corsa, ma la rottura del crociato l’ha costretta ad abbandonare l’attività agonistica.

Francesca sempre in marcia

Francesca, pratica la marcia, una specialità dell’atletica non molto consueta, soprattutto in giovane età. Con l’Estrada dal 2009 (Esordienti) fino alla categoria Cadette, poi il passaggio all’Atletica Bracco Milano come è prassi del sodalizio bassaiolo che continua però ad allenare sia le atlete che gli atleti. Si allena prevalentemente a Caravaggio ma anche a Gorle dove c’è stabilmente il suo allenatore Andrea Previtali. Francesca è una ragazza tenera, profonda, riflessiva e la scelta della marcia ne appare una conseguenza. Ma la caravaggina è anche una combattente tenace, determinata, che sa bene quello che vuole. La chiacchierata evidenzia queste peculiarità.

Francesca Liviani si racconta

"Una delle domande che mi è stata rivolta durante l’intervista è stata la seguente: Con chi passeresti una giornata se avessi la possibilità di scegliere? È molto difficile rispondere alla domanda, ma alla fine ho scelto che probabilmente tra tutte le persone illustri e improbabili di questo mondo, presenti e passate, mi piacerebbe trascorrere una giornata con Albert Einstein. È stato uno dei grandi uomini di inizio 1900 che ha cambiato il nostro modo di pensare e di vivere. Certamente una giornata passata a conversare con un uomo dalla mente florida e critica su qualsiasi argomento sarebbe di enorme stimolo per cercare di guardare tutto con occhio critico e innovativo. Sebbene magari si possa trattare anche di colossi statici del modo di pensare e di vedere la realtà. E poi ovviamente, mi piacerebbe capire come un tale genio della scienza potesse esistere sotto forma umana!"

La rubrica Ragazzi ESTRAorDinAri

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