Al Ravarolo una festa abusiva con venti persone: due fratelli in manette
Dovranno rispondere di violenza e minacce a pubblico ufficiale.
I carabinieri della sezione Radiomobile e della compagnia di Treviglio hanno arrestato due fratelli di 43 e 45 anni, nella notte tra venerdì e ieri, sabato 6 febbraio. In una cascina a Verdello, nella zona di Cascina Ravarolo, durante una festa abusiva con una ventina di persone, hanno aggredito i militari e danneggiato anche l'auto di servizio. Dovranno rispondere di violenza e minacce a pubblico ufficiale.
Musica alta e schiamazzi: scatta il blitz
L’operazione è partita da una segnalazione al 112, da parte di una persona che lamentava la presenza di musica particolarmente alta e di schiamazzi provenienti dai campi della zona. I militari, dopo aver individuato la festa non autorizzata, prima di intervenire, hanno chiesto aiuto ad altri equipaggi. Mentre era in attesa dei colleghi, la pattuglia è stata avvicinata da uno dei fratelli, proprietari della cascina, che ha minacciato i carabinieri e tentato di allontanarli. A dargli man forte, in un secondo momento, è arrivato anche il secondo fratello. Entrambi si sono scagliati contro i militari con bastoni, danneggiando l’autovettura.
Fermati grazie all'arrivo dei rinforzi
Non senza difficoltà, i due sono stati fermati soltanto grazie all’intervento di un altro equipaggio. Al momento le forze dell’ordine sono al lavoro per identificare gli altri ospiti della festa, fuggiti nei campi. Alcuni, però, sono già stati rintracciati e sanzionati per aver violato le norme anti-Covid.
I militari che hanno riportato lievi ferite ed escoriazioni sono stati medicati al pronto soccorso del Policlinico San Marco di Osio Sotto. Le armi improprie utilizzate dai due aggressori, invece, sono state sequestrate. I due uomini, dopo le formalità di rito e su disposizione del sostituto procuratore della Procura di Bergamo, sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza del comando di Treviglio in attesa del processo.
I precedenti nella zona: la cena bianconera
Non sono i soli, i due, ad essersi messi nei guai per una festa abusiva in barba al Covid-19. Uno dei casi più eclatanti, negli ultimi giorni, è stato a Iseo. In venti, senza mascherina né distanziamento, sono stati sorpresi ai tavoli di un ristorante che, stando a quanto previsto dal Dpcm allora in vigore, avrebbe dovuto essere chiuso ai clienti. Si erano ritrovati per guardare tutti insieme la partita dalla Juventus contro il Sassuolo.
In tredici al bar a Vaiano
Nei giorni scorsi anche un altro bar della zona, a Vaiano Cremasco, è stato chiuso per inosservanza del Dpcm. In quel caso erano tredici gli avventori fermati e multati, insieme al titolare, per l’inosservanza dei divieti in occasione della manifestazione nazionale di disobbedienza civile #ioapro, boicottata in realtà anche da diverse associazioni di categoria degli esercenti.