I numeri

Vaccini anti-Covid a Treviglio e nella Bassa: tutti i dati. Priorità a medici e infermieri

Nella Bassa dati decisamente diversi rispetto a quelli che a livello regionale hanno fatto molto discutere negli ultimi giorni. Garantita la priorità a medici e infermieri.

Vaccini anti-Covid a Treviglio e nella Bassa: tutti i dati. Priorità a medici e infermieri
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Sono 6366 le dosi di vaccino anti Covid-19 finora somministrate nella Bassa, perlopiù ai dipendenti degli ospedali e al personale del 118. I dati forniti dall'Asst Bergamo Ovest ieri, aggiornati a mercoledì 28 gennaio, tracciano un quadro piuttosto "rallentato", come avevamo già spiegato nei giorni scorsi, a causa degli scarsi rifornimenti di dosi da parte della Pfizer. Rispetto però ai criteri per la distribuzione delle dosi arrivate tra personale sanitario e personale non sanitario, l'Asst Bergamo Ovest mostra dati decisamente diversi rispetto a quelli che a livello regionale hanno fatto molto discutere negli ultimi giorni.

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Nelle due infografiche che seguono, ci sono i vaccini forniti finora divisi tra l'ente di appartenenza del soggetto vaccinato e per genere di impiego.

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La polemica della fondazione Gimbe

Intanto, è ancora polemica sulla gestione del piano vaccinale anti-Covid da parte di Regione Lombardia e questa volta a sollevare aspre critiche - in un terreno reso già scivolosissimo a per il caso degli errori di trasmissione dei dati sui contagi - è la Fondazine Gimbe, un ente di ricerca indipendente che si occupa di sanità.
Nel suo rapporto settimanale, Gimbe ha sostenuto che il 51% dei soggetti finora vaccinati in Lombardia sia personale NON sanitario. Contrariamente alle intenzioni iniziali che chiedevano di dare la precedenza a chi effettivamente ha a che fare con i pazienti ricoverati, insomma, solo 40% dei vaccinati è un sanitario. Seguono gli ospiti delle Rsa (8%) e gli anziani over 80 (1%).

La Regione smentisce tutto

Da parte sua la Regione ha smentito i dati diffusi dalla fondazione, spiegando che in realtà le percentuali sarebbero completamente differenti: il 67,2% per il personale sanitario, e solo il 21,1% per il personale non sanitario. Un altro 11,7% sarebbe la quota finora destinata agli ospiti di Rsa e strutture analoghe. In totale, sono finora stati inoculati 256mila vaccini.

La Bassa e la Lombardia: a Treviglio priorità ai sanitari

Numeri in ogni caso che appaiono piuttosto distanti dalla "fotografia" fatta dall'Asst Bergamo Ovest di Treviglio sull'attività svolta finora nel nostro territorio. La distribuzione dei vaccini nella Bassa è cominciata ormai quattro settimane fa. A un primo bilancio, dopo 26 giorni di inoculazione, appare infatti decisamente più in linea con le direttive nazionali, dato che arriva all'81% del totale la quota dei vaccini finora inoculati che è stata destinata agli operatori sanitari (3131 dosi, alla data di mercoledì). Solo 721 dosi sono andate a personale non sanitario (19%).

 

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