Treviglio

Treviglio, in arrivo 350 nuovi alberi in città, ecco dove

Il "patrimonio arboreo" trevigliese cresce

Treviglio, in arrivo 350 nuovi alberi in città, ecco dove
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A partire da febbraio a Treviglio inizieranno i lavori per la messa a dimora di 350 nuovi alberi, che potenzieranno ancora di più il già ingente "patrimonio arboreo" della città, costituito da circa novemila piante. Nei mesi scorsi erano  stati invece effettuati importanti lavori di potatura.

Comune e Legambiente insieme per la mappatura

Il progetto è stato sviluppato in collaborazione tra l'Amministrazione comunale e i volontari del circolo di Legambiente "Terre del Gerundo", che hanno censito oltre 5000 alberi.

Saranno interessate dall'intervento 32 vie e viali cittadini: Torquato Tasso, Camillo Terni, XXV Aprile, De Gasperi, Casnida, Manzoni, Parini, Porta, Canonica, IV Novembre, Forze Armate, XX Settembre, Ariosto, P.le Repubblica, Foscolo, Pascoli, Carducci, Boccaccio, Monti, Galilei, Giotto, Cagnola, Padova, Trento, Brasside, Fornace, Da Verrazzano, Don Milani, San Michele, Montello, P.le Mazzini, della Pace.

Inoltre saranno piantati trenta nuovi alberi nell'area fitness di via Canonica, altre piante saranno destinate ai parchi pubblici "De Santis" e "Don Giussani", ai giardini delle scuole De Amicis e Masih, alle piazze Paolo VI e Cameroni, ai parcheggi del Palafacchetti e di via Ai Malgari, e infine all'area naturalistica del Bosco del Castagno.

Si comincia in via Montello

Via Montello sarà la prima area d'intervento: a seguito di perizia si dovranno abbattere 29 delle essenze esistenti, che saranno sostituite da 36 nuovi esemplari
. Idem in piazzale Mazzini, con sei alberi da abbattere perché ammalorati, e altri nove da interrare. Si tratterà di ippocastani, ma di una varietà che produce "castagne matte" di piccole dimensioni, in modo da ridurre i disagi autunnali causati dalla caduta dei frutti.

Si continua in via Galilei

Si proseguirà poi con via Galileo Galilei (11 abbattimenti e introduzione di 22 nuove piante, stavolta Ibiscus, e poi con via Canonica dove saranno abbattuti 16 Pioppi cipressini e sostituiti con 26 Carpini piramidali. "Si procederà al completamento del lato sinistro, direzione Geromina, nel tratto dall'intersezione con Via Fara sino all'ingresso della Frazione. L'intervento si è reso necessario per la messa in sicurezza dell'utenza che transita a piedi o in bici lungo l'adiacente ciclopedonale, in quanto il pioppo è strutturalmente più fragile e soggetto a frequenti schianti di rami" fa sapere l'Amministrazione.

Il verde trevigliese

Sono circa novemila, come detto, gli alberi che si trovano in città. Tra i più antichi e maestosi ce ne sono due diventati a loro modo una piccola attrazione turistica della frazione Battaglie: gli enormi gelsi che si trovano all'interno dell'omonima cascina, e che hanno "visto" gli anni della peste di Manzoni.

Il conteggio per quartiere

Nel dettaglio,  1164 piante si trovano lungo le vie alberate del Centro e della circonvallazione interna, 830 nel quartiere Nord, 824 all’Ovest, 330 nel quartiere Sud e 1014 nell’Est. Sono inoltre 461 in Geromina e 69 tra Castel Cerreto e Battaglie.

QUI il censimento del verde trevigliese dei volontari di Legambiente, i dati sono relativi a luglio

Il contributo degli “alberi in città” è indispensabile, spiegano i volontari del gruppo. Gli alberi urbani infatti hanno capacità di raffrescamento: si stima che un singolo albero sia paragonabile a 10 climatizzatori in funzione per oltre 20 ore al giorno, moderando l’effetto “isola di calore” causato dalla copertura del suolo e dagli edifici. Sono inoltre utili per la riduzione del tasso d’inquinamento atmosferico tramite la filtrazione delle polveri sottili da parte delle foglie. Non solo: la fotosintesi  produce ossigeno e mangia anidride carbonica. E le piante lungo le strade sono  un buono schermo vegetale per il rumore del traffico stradale, riducono il deflusso delle acque piovane diminuendo l’erosione del suolo.

Alberi urbani e qualità dell'aria

Sono belli, insomma, ma non solo. Gli alberi urbani, secondo uno studio realizzato nel 2018 dal CNR in collaborazione con Coldiretti e Asso Flora Lombardia, fanno anche bene. "Una pianta adulta nell’arco di un anno soddisfa il fabbisogno di ossigeno di 10 persone ed è in grado di assorbire dai 20 ai 50 chili di anidride carbonica, a seconda della specie. Un ippocastano riesce a fermare in media ogni anno 225 grammi di polveri sottili PM10, un tiglio supera i 250, una quercia 170. Nell’elenco delle piante che assorbono maggiormente sostanze inquinanti ci sono: il tiglio, il bagolaro, l’ippocastano, il platano e l’olmo".

Non male se si pensa ai dati sulla qualità dell'aria di Treviglio nei giorni scorsi.

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