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Marta Nicole Maffioletti si racconta - RAGAZZI ESTRAorDinAri

Dopo 8 settimane si conclude la "cavalcata" tra i futuri talenti dell’Atletica Estrada.

Marta Nicole Maffioletti si racconta - RAGAZZI ESTRAorDinAri
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Dopo 8 settimane si conclude la "cavalcata" tra i futuri talenti dell’Atletica Estrada. E per chiudere in bellezza non parliamo dei “Ragazzi ESTRAorDinAri", ma bensì di una "veterana", una delle numerose atlete lanciate dalla premiata ditta Pierluigi Giuliani-Paolo Brambilla.

La veterana dell'Estrada

La chiusura in bellezza la facciamo con Marta Nicole Maffioletti, nata l’11 ottobre del 1991 a Treviglio, da sempre vissuta a Morengo, e da settembre del 2019 trasferitasi a Verdellino con il fidanzato Luca. La velocista aveva iniziato nell’Estrada nel 2002 categoria Esordienti fino ad arrivare alle Allieve. Poi il passaggio alla Camelot (Italgest Athletic Club) fino alla categoria Promesse dove è approdata alla Bracco Atletica Milano dove oggi è la capitana. Tanti allori a livello nazionale per Marta e tante soddisfazioni personali: ad oggi i suoi record sono l’11”72 sui 100 mt all’aperto e il 7”50 sui 60 mt indoor. Maffioletti da tempo lavora al «Centro Scolastico La Traccia» a Calcinate dove insegna inglese ai ragazzi delle scuole medie.

Marta Nicole Maffioletti si racconta

"Ero in quinta elementare, quando per la prima volta corsi in una gara di atletica leggera. Alla scuola primaria Gaetano Donizetti di Morengo, il responsabile del progetto sportivo - quello che allora chiamavamo “il Cinicola” (Domenico Cinicola) - ci aveva invitati a partecipare alla competizione “Il ragazzo più veloce della Geradadda”. Non vinsi quella gara sui 30 metri. Nemmeno nelle successive edizioni. Ricordo, tuttavia, con quanto orgoglio tornai nella mia Morengo dicendo: “Sono arrivata tra le prime dieci, posso andare a fare atletica”. Conobbi allora l’allenatore Paolo Brambilla e l’Atletica Estrada, iniziando sporadici allenamenti da ostacolista a Treviglio e Caravaggio e correndo le prime staffette, nella squadra B, sempre sperando di poter migliorare per correre con le più forti. Al tempo giocavo anche a pallavolo nel GS Oratorio Morengo, finché un infortunio mi fece optare per continuare solo con l’atletica, dirottandomi sulla corsa veloce, senza più ostacoli. Quell’anno iniziai ad allenarmi di più: dalle gare provinciali passai con stupore ad una prospettiva regionale, fino alla conquista del “minimo”, il tempo necessario per poter partecipare ai Campionati Italiani della mia categoria. Mi allenai anche in vacanza d’estate, sempre supportata dai miei genitori: andavo a fare sprint in salita con mio papà al ritorno dalla spiaggia. E arrivò così il mio primo titolo di Campionessa Italiana, sulla distanza di 80 metri nella categoria Cadette".

La rubrica Ragazzi ESTRAorDinAri

Leggi l'intervista completa sul Giornale di Treviglio in edicola da oggi, 7 maggio 2021.

 

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