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Giulia Colombi vola in Polonia per la prima Coppa del mondo di pallavolo unificata

L'atleta rivoltana, oggi di casa ad Albissola, ha ricevuto la convocazione in nazionale

Giulia Colombi vola in Polonia per la prima Coppa del mondo di pallavolo unificata
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di Sara Barbieri

C’è un momento nella vita in cui un sogno sembra così vicino da sembrare irreale. Per Giulia Colombi, atleta rivoltana appassionata, quel momento è arrivato qualche giorno fa, quando ha ricevuto la convocazione ufficiale per rappresentare l’Italia nella prima Coppa del Mondo di pallavolo unificata di Special Olympics, in programma a Katowice, Polonia, dal 5 all’8 ottobre 2025.

Giulia vola in Polonia

Un traguardo storico per lo sport inclusivo, che vedrà scendere in campo 16 squadre internazionali in una competizione che unisce talento, impegno e valori umani. E tra le giocatrici della nazionale femminile italiana, spicca il nome di Giulia, unica atleta ligure selezionata, che vive ad Albisola dopo essersi trasferita da Rivolta d’Adda.

"Non se l’aspettava, era contentissima - racconta la mamma Raffaella - Quando è arrivata la convocazione, l’emozione è stata incontenibile".

Ma non è finita qui. La consegna della convocazione è stata pensata come una vera e propria cerimonia a sorpresa: una sera, prima di un allenamento di acquagym dove Giulia lavora come tecnico, è stata convocata in spiaggia insieme ai genitori. Ad attenderla, le presidenti della società sportiva Eunike, atleti, genitori e amici. Tra gli applausi e l’affetto di tutti, a Giulia è stata consegnata una lettera arrotolata e infiocchettata. Le mani tremavano mentre leggeva le prime righe, poi un "sì" deciso e pieno di gioia, seguito da abbracci, lacrime e complimenti. Un altro dettaglio ha reso quel momento ancora più speciale: a guidare la nazionale italiana sarà proprio Eleonora Ferrari, storica allenatrice di Giulia e presidente di Eunike.

Un sogno che si realizza

"È colpa di Ele se sono qua ad Albisola", dice sempre Giulia con il sorriso, ricordando con affetto la persona che l’ha spronata a cambiare città per seguire la sua passione. Ora però, dopo l’emozione, è tempo di rimboccarsi le maniche. Giulia dovrà affrontare settimane intense di preparazione tra Liguria e Lombardia, per costruire l’intesa con le nuove compagne di squadra. Nonostante l’ansia di confrontarsi con atlete mai conosciute prima, la determinazione non manca.

"Giulia non ama fare brutte figure, ci metterà tutta sé stessa per dare il meglio in campo", dice orgogliosa Eleonora. Al di là dei risultati sportivi, questa convocazione è già una vittoria: un riconoscimento al talento, alla dedizione e alla forza di chi non smette mai di credere nei propri sogni. "Special Olympics ci ha regalato un’altra opportunità unica. E noi siamo fieri di Giulia, per tutto quello che è e che ci regala ogni giorno", conclude la famiglia.