Treviglio-Bergamo, Forza Italia rivendica l'accordo a quattro, ma che fine ha fatto il documento?
Un accordo a quattro per dire "Sì" alla Treviglio-Bergamo. E' il capogruppo Massimo Cocchi di "Civici popolari" a rivendicare il lavoro fatto dal suo gruppo, per convincere tutti e quattro i capigruppi in Consiglio provinciale a firmare un Ordine del giorno a favore dell'autostrada Treviglio-Bergamo.
Pd-Lega-FI: sì all' unanimità
Il documento, patrocinato dallo stesso presidente Gianfranco Gafforelli, metterà per la prima volta nero su bianco, all'unanimità, le intenzioni dell'intero arco consiliare bergamasco sull'autostrada (il Movimento Cinque stelle, da sempre contrario all'opera, non ha partecipato alle elezioni di secondo livello dello scorso autunno e quindi non ha rappresentanti in via Tasso). Le tre liste civiche legate a Lega, Forza Italia e Pd insieme alla civica del presidente Gafforelli, impegneranno il presidente stesso, e di riflesso la società proponente l'autostrada e quotata dalla stessa Provincia, Autostrade Bergamasche a presentare in Regione il progetto dell'infrastruttura caldeggiandone la realizzazione. Sarebbe in sostanza il primo passo per il "vero" via all'iter della realizzazione in project financing dell'autostrada.
Ecco la bozza del documento
Presenteremo il progetto del 2012
"Abbiamo scongiurato la presentazione di Odg poco chiaro, dai contenuti fuorvianti e poco attinente alla realtà dei fatti che avrebbe ulteriormente gettato fumo negli occhi ai cittadini bergamaschi, consapevoli della necessità di dotare il nostro territorio delle necessarie infrastrutture" spiega Cocchi. E il riferimento è alle ipotetiche variazioni del progetto rispetto alla versione del 2012 già approvata dalla Regione. "Deve essere chiaro, così come ora è chiaro nell’Odg che verrà discusso il 7 marzo in consiglio Provinciale, che il progetto che la società Autostrade Bergamasche presenterà alla Regione per dare avvio alle successive fasi della procedura sarà quello approvato nella conferenza dei servizi del 2012, su cui tra l’altro la provincia di Bergamo si è già espressa con parere favorevole".
No a soluzioni "pasticciate"
Forza Italia ribadisce il No a soluzioni "di ripiego", che comunque come confermato ieri sera durante in convegno #Crescereora dall'Amministratore unico Giuliano Capetti nell'auditorium del Collegio degli Angeli,sarebbero tecnicamente quasi infattibili. "Come confermato da Anac e dell’avvocatura della Regione Lombardia, la presentazione del progetto preliminare già approvato, consentirà un rapido avvio dell’iter procedurale; soluzioni diverse o pasticciate non avrebbero invece portato a nulla, obbligando la società a ricominciare la procedura dall’inizio con notevole dispendio di tempo e avremmo sicuramente messo la parola fine ad un’opera fondamentale e strategica per la nostra provincia. Partendo dal progetto del 2012, che ha ottenuto già tutte le autorizzazioni necessarie, potranno anche essere attivate la procedure di esproprio in quanto il tracciato approvato ha ottenuto la compatibilità ambientale e l’inserimento nel piano regionale della mobilità. Nella successive fasi di progettazione sarà comunque possibile il confronto con gli enti territoriali al fine di prevedere misure di compensazione e mitigazioni ambientali, che, senza stravolgere il tracciato, daranno risposte ai tanti Sindaci e amministratori locali che potranno trarre beneficio da questa infrastruttura".
Ma che fine ha fatto il documento?
L'ok al documento politico ha tuttavia creato qualche malumore nel partito di riferimento del presidente Gafforelli, il Pd. Che soprattutto nella Bassa non ha mai digerito l'appoggio incondizionato al progetto del 2012 giudicato troppo impattante per Treviglio. E in particolare per le frazioni Geromina e Castel Cerreto, la cui campagna sarà "sventrata" dal nastro d'asfalto. Probabilmente anche per questo sembra essere slittata la discussione e l'approvazione a via Tasso del documento già siglato dai quattro capigruppo. Ad oggi non risultano infatti convocate sedute del Consiglio provinciale.
Lo studio segreto
A complicare le cose c'è inoltre lo studio "segreto" di un ingegnere di Monza. Il documento commissionato alcuni mesi fa in sede di Tavolo Ocse per Bergamo contiene ben due alternative al tracciato del 2012 che secondo Andrea Debernardi e il suo team scientifico sarebbero meno impattanti per l'ambiente e al tempo stesso più appetibili economicamente per il futuro gestore. Il frontespizio del documento porta la firma del presidente Gafforelli, che tuttavia a ieri sera ha spiegato di non averlo mai visto.