Risiko centrodestra, Romano va a Forza Italia?
A Bergamo il candidato sarà di Fratelli d’Italia, con la Lega che vira su Seriate, Dalmine e Albino, la città della Bassa Orientale resterebbe agli azzurri.
A Bergamo il candidato sarà di Fratelli d’Italia, con la Lega che vira su Seriate, Dalmine e Albino, la città della Bassa Orientale resterebbe agli azzurri.
Risiko politico
Si apre la stagione del Risiko in vista della mega tornata elettorale che nel 2024 porterà al voto diverse decine di Comuni bergamaschi, compresi Romano e altri quattro centri “strategici” nello scacchiere provinciale: Seriate, Albino, Dalmine e naturalmente il capoluogo Bergamo. La partita al momento è tutta nel centrodestra, che con l'ordine di scuderia di presentarsi unito in tutte le competizioni, sta cercando in queste settimane di trovare una quadra su come spartirsi le candidature.
Bergamo e provincia
La notizia di questi giorni è bergamasca: il segretario provinciale della Lega Fabrizio Sala ha dichiarato di essere disponibile a sostenere, per Palazzo Frizzoni a Bergamo, la candidatura di Luca Tiraboschi, ex manager di Mediaset in quota Fratelli d'Italia, per cercare di strappare la città al centrosinistra dopo un decennio a guida Giorgio Gori. Purché, ha precisato in un'intervista ad un giornale online cittadino, “Seriate e Albino, oltre che Dalmine, restino comuni ad appannaggio della Lega”. E Romano? Non citando la capitale della Bassa orientale tra le proprie richieste, la Lega provinciale, con buona pace del litigioso Carroccio romanese, avrebbe insomma deciso di “sacrificare” la città in nome dell'unità della coalizione. Lasciando quindi agli alleati - Fratelli d'Italia o Forza Italia - la scelta del nome. Ma chi dei due? Manuale Cencelli alla mano, se a FdI andrà il ghiotto boccone di Bergamo difficilmente potrà avanzare pretese anche su Romano, che resterebbe quindi agli azzurri.
Due profili per un candidato
Voci di corridoio ben informate sostengono che la scelta di un nome sia già in corso, con due opzioni sul tavolo: due uomini, entrambi “nuovi” ai giochi, ma sulla cui identità vige al momento il più assoluto riserbo. Quel che è (quasi) certo è che saranno proprio i forzisti romanesi a scegliere il candidato per sfidare il centrosinistra del post-Nicoli. Sperando che la ormai consolidata tradizione romanese di presentare alle elezioni due, o persino tre liste di centrodestra concorrenti, l'anno prossimo, sia dimenticata.