Liste Pd, Riva Paloschi e Guerini ci provano a Roma, ma niente proporzionale...
Elezioni liste Pd , dalla Bassa ci provano in tre, ma con poche speranze. Gabriele Riva e Ludovica Paloschi alla Camera, Beppe Guerini al Senato. Ma sarà dura: i posti più "facili" li hanno blindati i colonnelli di Bergamo Martina e Carnevali. Ecco invece la situazione nel Centrodestra.
La preside di Calcio candidata a Montecitorio
Sarà la preside dell'Istituto comprensivo di Calcio, la romanese Paloschi, a contendersi il seggio uninominale di Romano con l'assessore regionale uscente Alessandro Sorte (Forza Italia). E' questa la sorpresa delle liste Pd pubblicate questa mattina in vista delle Politiche 2018, che anche nella Bassa come a livello nazionale hanno fatto parecchio discutere. E creato l'ennesima sommossa contro l'ex premier Renzi.
Ecco i nomi, intanto
Nei due collegi uninominali della Bassa - Treviglio e Romano - correranno per la Camera rispettivamente il sindaco di Arzago Riva e, appunto, la Paloschi. Il primo, che è anche segretario provinciale del Pd, non potrà paradossalmente nemmeno contare sui voti dei suoi concittadini: per la nuova stranissima geografia elettorale della Bassa infatti, Arzago risulta sotto il collegio di Romano. Si tratta di collegi maggioritari: c'è un solo seggio in palio, per il partito che avrà più voti. Cosa che non fa sperare per il meglio i candidati del Pd. Ma se per Riva la gara è accessibile, per i due romanesi è quasi disperata.
Guerini "confinato" all'uninominale
Si dà quasi senza speranze lo stesso Beppe Guerini, candidato nell'uninominale per il Senato. Il deputato dem romanese che ha pubblicato nei giorni scorsi un amarissimo sfogo all'indirizzo di Matteo Renzi, ringraziandolo ironicamente per non avergli concesso "il fascino indiscreto del paracadute". In altri termini: per averlo "confinato" alla rischiosissima partita maggioritaria di un collegio dato per perso, lasciando invece ai colonnelli del partito orobico il privilegio di correre con i listini proporzionali.
"Caro Renzi ti scrivo..."
Tagliente il post dedicato dall'avvocato romanese al segretario nazionale Pd. Letteralmente beffato, dopo cinque anni passati schiena a terra in aula. In tempi di eterni assenteisti, Guerini è infatti stato il secondo parlamentare italiano per presenze in aula. Il numero di votazioni cui ha partecipato ha sfiorato il 100 percento. "In questi 5 anni ho partecipato a tutte le sedute dell’Assemblea e sono risultato il secondo parlamentare più presente in assoluto tra Camera e Senato.
"Sarei ipocrita se negassi che mi avrebbe fatto piacere..."
Ho cercato di svolgere il mio impegno al massimo delle mie possibilità e sarei ipocrita se ti dicessi che non mi avrebbe fatto piacere il riconoscimento di questo impegno nel partito con l’inserimento in una lista proporzionale. È il fascino indiscreto del paracadute. E allora ti ringrazio per avermi voluto concedere il privilegio di non utilizzarlo. Spero di meritare questo privilegio che è stato negato ad altri, che pure te l'avevano generosamente chiesto nelle scorse ore..."
Passano i "cittadini", nessuno dalla Bassa
Relativamente meglio è andata invece in Bergamasca ai candidati "di città". Sono infatti entrati nei listini del proporzionale il ministro uscente Maurizio Martina, Elena Carnevali (che è anche candidata nell'uninominale per la Camera a Bergamo), Giovanni Sanga e Leyla Ciagà. I primi due dovrebbero entrare senza grossi problemi. Per il Senato, corrono invece Simona Malpezzi, Antonio Misiani, Serafina Bandera e Mario Bezzi.
Nella foto in evidenza: da sinistra Riv, Paloschi e Guerini.