Il patto della Coca cola

La strana guerra tra FdI e Lega a Treviglio e Caravaggio: cosa c'è dietro?

Perché nei due principali Comuni al voto della Bassa, tra le due principali forze del centrodestra s’è creato d’un tratto un clima da coltello tra i denti?

La strana guerra tra FdI e Lega a Treviglio e Caravaggio: cosa c'è dietro?
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A Caravaggio è quasi ufficiale: Fratelli d’Italia va verso la presentazione di un proprio «terzo polo», in netta rottura con la coalizione «a tre gambe» del centrodestra cittadino, composto dalla Lega, dalla lista civica di Augusto Baruffi e dalla civica del candidato sindaco Carlo Mangoni.  A Treviglio, poco ci manca: sono passate due settimane dal minaccioso «ultimatum» lanciato dal circolo di FdI guidato da Valentina Tugnoli, sulla presenza nella coalizione per Juri Imeri della lista «Rinascerò», e la granitica maggioranza uscente non ha fatto una grinza.

Il "patto della Coca Cola"

Anzi: giovedì, a pranzo, in un noto ristorante cittadino sulla ex SS11, davanti a una coca cola media, sembra che ci fosse un’aria molto cordiale tra l’assessore Basilio Mangano, il capo della Lega Franco Giussani, e il dottor Oreste Risi, fondatore e principale protagonista della lista civica «Rinascerò». Che sarebbe tutt’altro che a un passo dal lasciare la maggioranza, e anzi sarebbe ben saldo al suo posto, nel ruolo di «freno» alle mire elettorali di Fratelli d’Italia. Che chiusi finora nella loro gabbia dorata del centrodestra, sembra abbiano deciso di aprirla e spiccare il volo.

Alleati "naturali" con il coltello tra i denti

Che succede, insomma? Perché nei due principali Comuni al voto della Bassa, tra le due principali forze del centrodestra s’è creato d’un tratto un clima da coltello tra i denti? La risposta, si mormora, viene da lontano: dai sondaggi nazionali sul partito di Giorgia Meloni, che veleggerebbe in queste settimane su percentuali a due cifre decisamente alte, persino sopra il Pd, in un testa a testa con la Lega che vede quest’ultima temere per la tenuta degli accordi locali sulle elezioni comunali. Così l’ordine di scuderia, da via Bellerio, sarebbe stato chiaro: «Limitare i danni». Leggi: fare di tutto per non favorire un incasso troppo lauto per l’unica forza attualmente all’opposizione a Roma. Da qui, declinata nella Bassa, l’apparentemente incomprensibile rigidità delle forze di centrodestra a venire a patti con le richieste degli (ex?) alleati.

La diga trevigliese per arginare Fratelli d'Italia

A Treviglio, il bacino di voti potenzialmente vicini a FdI è del resto già ben presidiato. Da una parte, da un potente ex aennino come Mangano, assessore uscente che si porta in dote una lunga lista di opere pubbliche che hanno cambiato il volto del centro. Dall’altra, proprio dalla neonata lista di Risi, che sarebbe stata caldeggiata e protetta finora dalla Lega proprio con questo preciso scopo. La speranza è che le due corpose dighe bastino ad impedire a FdI di cavalcare l’ondata nazionale di consensi, arrivando così a pretendere anche a livello locale spazi politici già... prenotati.
A Caravaggio, stessa storia. La Lega, con tutti i suoi problemi interni, ha preferito riabbracciare il figliuol prodigo Baruffi (il «traditore» del 2016) lasciando sostanzialmente fuori dai giochi la lista targata FdI e guidata dal cremasco Flavio Rozza. Che della rinnovata alleanza con Baruffi ha appreso, letteralmente, dalla stampa. Loro, da sempre contrari a tornare con il «nemico» appena uscito da una quinquennale convivenza al governo della città con il Pd e con Claudio Bolandrini, mercoledì sera hanno sbottato, su Facebook.

Nella foto in alto: Franco Giussani, Basilio Mangano ed Oreste Risi, durante il pranzo di giovedì. La foto ha fatto il giro delle chat politiche cittadine, alimentando le voci sull'accordo anti-FdI nato in seno alla maggioranza. Il "patto della Coca cola".

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