Infrastrutture

"La Nuova Cremasca è la priorità"

Incontro "caldo" in Provincia, il consigliere regionale Giovanni Malanchini deluso: "Si è dato un contentino ai sindaci senza garanzie"

"La Nuova Cremasca è la priorità"
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Lunedì 7 aprile si è tenuta  una riunione particolarmente animata nella sede della Provincia di Bergamo per la presentazione del documento di fattibilità delle alternative progettuali per la alla Nuova Cremasca, il "Docfap".

In Provincia si discute della Nuova Cremasca

"O l’opera è la priorità o non lo è, non esistono dieci primi in classifica: non accetto che la Provincia non decida per non perdere consensi. Fare politica non è lavarsi le mani e fomentare discussioni infinite per poi partecipare a tavoli separati e indirizzare in modo poco trasparente le scelte che qualcuno ha già fatto".

È un Giovanni Malanchini furioso quello uscito dalla riunione convocata dal presidente della Provincia  Pasquale Gandolfi e dai consiglieri Francesco Micheli, delegato alle Grandi opere, e Mauro Bonomelli, delegato alla Viabilità, che hanno incontrato i sindaci dei territori più interessati all’arteria - che reclamano a gran voce - i consiglieri regionali Malanchini e Roberto Anelli (Lega), Davide Casati (Pd) e Jonathan Lobati (FI) e una rappresentante del Parco del Serio. All’ex sindaco di Spirano non è proprio andata giù la piega che da subito a preso la discussione.

"Si sono affrontate le divergenze che i sindaci hanno tra loro sul tracciato della strada, dando corpo alle loro aspettative sulla realizzazione dell’opera - ha affermato seccamente - si è voluto dare loro un 'contentino', senza le doverose garanzie che la Provincia metta davvero la testa sull’opera. Per non perdere consensi Gandolfi e Casati non sanno esprimere un pensiero e la Nuova Cremasca finirà nel calderone insieme ad una decina di altre opere strategiche, in un dossier come quello già consegnato al Ministro Matteo Salvini due anni fa, che cuba due miliardi di euro quando forse in questi anni non avremo a disposizione che un centinaio di milioni... Di che parliamo allora?".

"Politica Bergamo-centrica"

E la priorità dell’arteria, che di milioni ne costa 142, per Malanchini è fuori discussione.

"Conosco i disagi ambientali e sociali che hanno subito queste zone con l’arrivo di numerosa manodopera e le conseguenti difficoltà a trovare alloggi per gli operai - ha osservato - se nascerà anche l’interporto a Cortenuova e lo scalo merci questi problemi raddoppieranno... La Bassa però in questi anni è rimasta a guardare, i soldi li hanno portati a casa gli altri. In particolare quella orientale è in ritardo su tutto: formazione professionale, edilizia abitativa, infrastrutture, sanità, per non parlare del trasporto pubblico... Investimenti sui tram a Bergamo e poi si tagliano le corse dei bus nella Bassa, sui quali gli studenti sono stipati come sardine".

Senza mezze misure il leghista ha puntato il dito contro la politica della Provincia, che definito «Bergamo-centrica».

"Il tema politico è uno - ha tuonato - la Bassa merita attenzioni e oggi non ci sono. Stati generali, Patto per Bergamo? Una fregatura, io, sinceramente, non mi fido più di questo approccio, perché per chi si siede a questi tavoli Bergamo significa solo il capoluogo. Anche questa volta o si alza la voce o ci si arrangia senza passare dalla Provincia a cercare fonti di finanziamento alternative. Se la Nuova Cremasca non è l’opera più importante si portino dati oggettivi che confermino questa tesi: si dica dov’è il traffico più intenso, dove si riscontrano gli indici di mortalità maggiori sulle strade e alla luce di questo accetterò ogni scelta".

Un incontro "caldo" in cui gli animi si sono accesi al punto che, secondo indiscrezioni, Malanchini avrebbe addirittura suggerito "di appendere il progetto della strada in cantina con i salami, per farlo stagionare visto che non va avanti".

Ma c’è stato anche qualche apprezzamento:

"Desidero ringraziare il consigliere Micheli - ha concluso - sindaco di Villongo, per aver voluto con forza questo progetto e promosso l’incontro".

La replica di Gandolfi

Il presidente della Provincia Gandolfi dal canto suo getta acqua sul fuoco.

"Quello che è emerso dalla riunione è una forte richiesta dell’opera da parte dei sindaci - ha detto - la Provincia e i consiglieri regionali presenti hanno tutti sottolineato quanto la strada sia importante per dare un minimo di respiro a molti centri storici che oggi sono gravati da un traffico di attraversamento che li rende in qualche modo ingestibili. La Provincia ha concluso la parte progettuale relativa al Docfap, un impegno preso in questi due anni con i sindaci, incontratitisi per la prima volta su sollecitazione di Malanchini e che hanno poi presentato l’istanza che la Provincia sta portando avanti in maniera convinta. Tuttavia la 'coperta' è corta per la Provincia, peraltro e non è nemmeno nelle sue mani ma in quelle degli enti superiori, l’importante è far capire loro quanta necessità di infrastrutture ha il nostro territorio. Occorre mantenere la sinergia territoriale che si è creata e trovare una collegialità di intenti dal punto di vista politico".

Poi ha spiegato la sua visione delle cose.

"L’obiettivo sia mio che di Malanchini è che quest’opera venga realizzata, nella sua visione però è prioritaria rispetto a qualunque altra opera - ha concluso - io invece, che ho coscienza completa di tutte le criticità presenti su tutto il territorio bergamasco, non posso non tenere conto anche delle altre. Ci saranno gli Stati generali delle infrastrutture e insieme ai portatori di interesse, ai sindaci, al mondo produttivo e sindacale proveremo a darci delle priorità d’intervento anche se è molto complesso far sì che tutti escano dalla logica del proprio orticello".

Casati: "Non si creino contrapposizioni tra territori"

Anche il consigliere regionale Davide Casati interviene nella polemica e contrattacca, sostenendo che la Nuova Cremasca è una priorità ma sulle infrastrutture servono condivisone e strategia.

"Ho ribadito il mio sostegno alle richieste dei sindaci della Bassa orientale di considerare l’opera prioritaria - ha detto - Ora il compito della politica è quello di favorire la condivisione stabilendo insieme priorità e strategie, senza contrapposizioni tra territori, con uno sguardo d’insieme sull’intera provincia e tenendo conto dei dati che emergeranno dagli studi tecnici portati avanti dalla Provincia su ogni singola opera".

Il punto di vista dei sindaci della Bassa orientale

La maggioranza vuole il nuovo ponte sul fime.

Pasquale Busetti (Martinengo)

"Venerdì 4 aprile ho consegnato una lettera al presidente della Regione Attilio Fontana e lunedì al presidente della Provincia Pasquale Gandolfi per manifestare la forte esigenza di realizzare l’infrastruttura. L’intesa dei sindaci resta quella di richiedere un intervento deciso da parte di Provincia e Regione per il finanziamento di un progetto preliminare, in modo da procedere con l’adeguamento degli strumenti urbanistici comunali e con il Ptcp. Lunedì ho espresso il mio parere favorevole al tracciato che prevede un nuovo ponte sul fiume Serio".

Marco Gastoldi (Urgnano)

"Confidiamo che la politica faccia la sua parte, l’importante è che sia dia una scala di priorità, la Provincia ha una visione più chiara di noi".

Chiara Drago (Cologno)

"Abbiamo formalmente presentato osservazioni al percorso ipotizzato nel “Docfap”, poiché l’impatto ambientale più rilevante ricadrebbe proprio sul nostro territorio. Ribadiamo inoltre la nostra contrarietà a interpretare la Nuova Cremasca come “compensazione” per la realizzazione dell’interporto di Cortenuova, su cui continuiamo a esprimere forte preoccupazione".

Gianluigi Conti (Ghisalba)

"Ho fatto notare le criticità che creerebbe il progetto che prevede di immettere il traffico sulla Francesca, sarebbe più opportuno pensare al progetto in variante che prevede un nuovo ponte sul fiume".

Andrea Rota (Bariano)

"I tempi di percorrenza da Bariano a Bergamo superano l’ora, la strada è necessaria. Con Morengo abbiamo segnalato la necessità di una bretellina che colleghi il rettilineo Morengo-Cologno alla Nuova cremasca. Presenteremo l’osservazione in Provincia".

Amilcare Signorelli (Morengo)

"Siamo favorevoli alla proposta che prevede un ponte a sud dell’attuale ponte sulla Francesca ma solo tenendo in considerazione la richiesta di inserire anche una bretellina, condivisa col Comune di Bariano".

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