Caravaggio

Insediato il primo consigliere bergamasco del Partito popolare del nord, autonomia e libertà

In sala a sostenere Rocco Lombardo si è presentato anche il presidente del nuovo soggetto politico, l'ex ministro Roberto Castelli

Insediato il primo consigliere bergamasco del Partito popolare del nord, autonomia e libertà
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Insediato martedì 29 aprile in Consiglio comunale il Gruppo misto – Partito popolare del nord, autonomia e libertà, composto dai consiglieri Diana Castagna e Rocco Lombardo, dopo le dimissioni dalla Lega. Tra il pubblico anche l’ex ministro della Giustizia leghista Roberto Castelli.

Partito popolare del nord
Al centro l'ex ministro Roberto Castelli

Rocco Lombardo primo consigliere bergamasco del Ppn

Dopo il terremoto che ha squassato il Carroccio caravaggino un mesa fa, la seduta era attesa, anche perché Lombardo è il primo consigliere della Provincia a rappresentare il nuovo soggetto politico presieduto dall’ex ministro, giunto per l’occasione. E forse si poteva chiedere l’anticipazione del punto all’Ordine del giorno perché il dibattito dei precedenti è durato due ore e Castelli ha lasciato la sala prima che si arrivasse alla discussione, per impegni personali. Arrivati al dunque, i due consiglieri transfughi hanno chiarito pubblicamente le ragioni della loro scelta.

"Senza entrare nei dettagli delle vicende già riportate dai giornali, il motivo principale delle mie dimissioni dal gruppo Lega per Salvini premier è stata la mancata comunicazione, trasparenza e anche condivisione, quindi rispetto, nei nostri confronti da parte del Direttivo provinciale – ha spiegato Castagna, capogruppo - In secondo luogo ha contribuito anche la mancanza di gioco di squadra all’interno del gruppo consiliare, chiesto e sollecitato da anni al nostro capogruppo (Giuseppe Prevedini ndr.). Ritengo che questa scelta sia la più opportuna per concludere degnamente il mandato, soprattutto perché rappresento parecchi cittadini di Caravaggio: a livello locale, come ben sapete, si vota la persona prima del gruppo politico al quale appartiene. Ci tengo a puntualizzare che nel Gruppo misto sono un membro indipendente, in quanto non aderisco ad alcun partito politico”.

Dopo di lei ha preso la parola Lombardo.

“Non ritengo opportuno replicare a dichiarazioni, se ne è parlato abbastanza dei motivi che mi hanno portato alle dimissioni – ha premesso – credo semplicemente non ci fossero più le condizioni per continuare. Ho deciso di dedicarmi ad un altro progetto, con altre persone che come me credono in valori che, dal mio punto di vista, non avrebbero dovuto essere disattesi. Ringrazio quasi tutte le donne e gli uomini con i quali ho condiviso gli ideali per questo lungo periodo”.

Quindi ha esplicitato meglio il suo progetto.

"Pur essendo membro del Gruppo misto, mi insedio come militante del Partito popolare del nord – ha rimarcato – il mio lavoro sarà in continuità rispetto a quello che è sempre stato svolto in questo Consiglio, con senso di responsabilità rispetto al mandato ricevuto, pensando che stare all’opposizione non significa attaccare gratuitamente le proposte e le decisioni della maggioranza, trincerandomi dietro a un non meglio identificato dovere politico, ma svolgere un’attività di controllo, condividendo anche le scelte della maggioranza se ritenute utili per il bene comune”.

Poi ha fatto una sottolineatura.

"Faccio parte con orgoglio della commissione Giustizia del Partito popolare del nord e stasera mi insedio come primo consigliere comunale della provincia di Bergamo di questo soggetto politico – ha affermato – ringrazio il ministro per la presenza, anche se per motivi personali ha dovuto lasciare la sala. Sono contento della presenza dell’onorevole Giulio Arrighini e di altri membri tra i quali Alberto Quadri della segreteria provinciale. Tanti anni fa, quand’ero assessore ai Servizi sociali per la Lega Nord, ero stato accusato di essere salito sul carro del vincitore, adesso invece non mi sembra che si possa dire altrettanto visto che mi sembra di avere, nella contrattazione, valore nominale zero. Poi se va bene siamo contenti tutti. Questo nuovo partito rivendica il diritto a richiedere la più ampia autonomia di governo territoriale, così come previsto dal Titolo V della Costituzione; di richiedere la riforma della Costituzione e perseguire un assetto dello Stato in senso federale, sulla base del principio di sussidiarietà. Denunciamo l’eccesso di potere politico dello Stato centrale, concepito ancora sul retaggio napoleonico ormai antistorico”.

"Come una coppia che trova l'intesa dopo la seprazione"

Lombardo ha teso la mano all’ex capogruppo, come una coppia che si lascia in buoni rapporti.

“Ringrazio e manifesto pubblicamente la mia amicizia al consigliere Beppe Prevedini, con il quale abbiamo diviso tanto in tanti anni – ha detto – in fondo, e mi auguro che lui possa confermare la stessa cosa, già da adesso il nostro rapporto è un po’ come quello delle coppie che hanno trovato un’intesa, la felicità e l’armonia dopo la separazione. Quindi forse questa svolta poteva essere anche utile e necessaria, mi auguro che possa dare anche dei frutti per il bene comune”.

“Mi dispiace se la colpa di questa decisione è dovuta alla gestione da parte del Direttivo provinciale delle dimissioni della segretaria della nostra sezione (Stefania Milani ndr.), che in tre anni non si è mai vista - ha spiegato - più di una volta mi avete sollecitato a risolvere il problema. Mentre per quanto riguarda i nostri rapporti, in questi ultimi otto anni con Diana sono stati normali, poi se non sono stati positivi con l’altro mio collega (Ettore Pirovano ndr.) nei precedenti cinque anni, è un altro discorso. Con Rocco ci conosciamo dagli anni del suo assessorato nella Giunta Pirovano. Per me quello che è sorto è un problema che non ha nulla a che fare con il Consiglio comunale di Caravaggio, riguarda l’aspetto politico esterno: qualcuno forse ha preso delle decisioni senza interpellare tutti gli interessati. Comunque io accetto la decisione, ognuno segue la sua strada: ho un’esperienza di 25 anni qui dentro e di dieci in Consiglio provinciale, ne ho viste di tutti i colori. Tra due anni vedremo come si chiuderà il cerchio sotto l’aspetto politico”.

Partito popolare del nord
Giuseppe Prevdini (voltato)
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