Inchiesta migranti, Salvini sul caso "Terra Promessa": "Dietro la solidarietà c'era sete di denaro"
Il leader del Carroccio: "Attendiamo con grande attenzione gli sviluppi, con l’orgoglio di aver fatto di tutto per fermare il business dell’immigrazione clandestina".

Non è tardato il commento del leader leghista Matteo Salvini sull'inchiesta bergamasca che ha portato agli arresti domiciliari anche Padre Antonio Zanotti.
"Dietro la solidarietà c'era sete di denaro"
"Mentre il governo insiste con la sanatoria, spalanca i porti e pensa di cancellare i Decreti sicurezza, la procura di Bergamo indaga l’ex numero uno della Caritas, una cooperativa e alcuni funzionari pubblici - commenta Salvini - Decine di persone coinvolte e addirittura un sacerdote ai domiciliari. L’accusa è associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Il sospetto? Dietro gli appelli e le campagne per l’accoglienza e la solidarietà degli immigrati (con frequenti attacchi alla Lega) c’era sete di denaro. Attendiamo con grande attenzione gli sviluppi, con l’orgoglio di aver fatto di tutto per fermare il business dell’immigrazione clandestina. Con questa maggioranza e con alcune cooperative è ripartita la mangiatoia, a spese degli italiani".