Verdellino

Due milioni di euro per il Centro di formazione professionale grazie al bando regionale "Arest"

Il progetto "Zingonia – Land of people, land of work" prevede la riqualificazione di un edificio di proprietà comunale

Due milioni di euro per il Centro di formazione professionale grazie al bando regionale "Arest"
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Doveva essere una città all'avanguardia, fondata sul lavoro e sul progresso: dopo gli anni di gloria e quelli più bui del degrado ora Zingonia può rinascere partendo - di nuovo - dal lavoro. Meglio ancora, dalla formazione delle giovani generazioni che potranno poi portare il loro contributo alle tante aziende che continuano a tenere alto il nome di Zingonia.

Un Centro di formazione professionale a Verdellino

Come? Attraverso il progetto di realizzazione di un Centro di formazione professionale a Verdellino tanto voluto dall'Amministrazione comunale del sindaco Silvano Zanoli e ora finanziato con due milioni di euro grazie all'aggiudicazione del bando "Arest" (Accordi di Rilancio Economico Sociale e Territoriale) di Regione Lombardia.

A risultare meritevole del finanziamento è stato il progetto "Zingonia – Land of people, land of work" che prevede la riqualificazione di un immobile di proprietà comunale per la realizzazione di un Centro di Formazione Professionale per figure specializzate da inserire nelle aziende operanti sul territorio comunale e in tutta l'area industriale di Zingonia. Una necessità emersa proprio dal confronto con le aziende del territorio sempre più in cerca di manodopera specializzata e figure dal profilo professionale specifico.

L’accordo complessivo vale 6.266.148 euro: alla quota "Arest" di 2 milioni di euro, infatti, si aggiungono 2.020.000 euro di ulteriori fondi pubblici e 2.246.148 euro di investimenti privati.

Le ipotesi e la scelta "solitaria" di Verdellino

Una scuola professionale per l'area di Zingonia, d'altra parte, non piaceva solo all'Amministrazione verdellinese. Negli ultimi anni il tema è stato affrontato più volte con la Provincia di Bergamo che aveva assicurato il proprio impegno per andare a battere cassa in Regione e ottenere le risorse necessarie. In un incontro avvenuto nel novembre 2023 tra i cinque sindaci dell'area di Zingonia Silvano Zanoli (Verdellino), Caterina Vitali (Ciserano), Fabio Mossali (Verdello), Osvaldo Palazzini (Boltiere) e Corrado Quarti (Osio Sotto)
e per la Provincia il consigliere delegato alla Gestione del patrimonio edilizio provinciale e Pianificazione scolastica Umberto Valois oggi vicepresidente provinciale e l'allora e la consigliera delegata alla Pianificazione Urbanistica e Pianura e sindaco di Cologno Chiara Drago erano emerse le necessità ma anche le criticità legate al luogo dove la scuola sarebbe potuta sorgere.

La Provincia, infatti, non aveva nascosto la propria preferenza riguardo a un possibile insediamento della scuola professionale nell'area delle ex Torri di Ciserano, gli ormai demoliti condomini Anna e Athena, dove l'asta per la vendita indetta da Aler era andata deserta. Durante l'incontro erano stati affrontanti anche altri aspetti come quello - sicuramente non marginale - dell'impatto viabilistico e del trasporto pubblico. In soccorso arriva, però, il progetto dell'E-Brt, il collegamento veloce con Bergamo con bus elettrici, che avrà una fermata proprio a Verdellino.

Condizioni che hanno spinto il Comune di Verdellino a portare avanti un progetto parallelo con Regione Lombardia, proprio nell'ambito del bando "Arest", per l'insediamento di un centro professionale che troverebbe "casa" nell'attuale scuola elementare di via Marconi che verrebbe quindi dismessa e accorpata al plesso di Zingonia. Per farlo, però, sarebbe necessario ampliare l'edificio di Largo Cartesio, ma per questo intervento non ci sono ancora risorse disponibili.

Il progetto al Santuario dell'Olmo

Per questo tra le ipotesi era stata avanzata anche quella della realizzazione della scuola all'interno della suggestiva cornice del Santuario dell'Olmo. Se n'era parlato in un Consiglio comunale nel marzo 2023. All'epoca il sindaco aveva spiegato che si trattava di un "progetto ampio" che prevedeva di "acquisire da un privato l’area di fianco al Santuario dove oggi sorge un capannone non più utilizzato, in cambio di un’area di proprietà comunale". L'operazione avrebbe consentito di realizzare un grande parco attorno al Santuario, valorizzandolo e tutelandolo dal contesto in cui si trova e avrebbe potuto ospitare all’interno anche l’edificio della scuola, che sarebbe potata diventare "un centro di riferimento per le imprese, con una sala conferenze per gli imprenditori e altri spazi, dove si potrebbe immaginare una valorizzazione del patrimonio del Santuario stesso e dei suoi affreschi", aveva illustrato il primo cittadino.

visite guidate a verdellino

Come funzionano gli Arest?

Gli "Arest" sono uno strumento di programmazione negoziata ideato e voluto dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, per supportare specifiche iniziative presentate dai Comuni con l’obiettivo di rendere il territorio ancora più attrattivo per gli investimenti, con il coinvolgimento di soggetti pubblici e privati. Le risorse regionali stanziate attraverso gli "Arest" sono determinanti per consentire agli Enti locali di realizzare opere prioritarie e interventi infrastrutturali in grado di creare un contesto favorevole allo sviluppo delle imprese, con ricadute positive in termini di salvaguardia e creazione di posti di lavoro oltre che di rigenerazione urbana.

“Con gli Arest – sottolinea l’assessore Guidesi - diamo attuazione a una politica che punta a consolidare e potenziare il sistema economico lombardo attraverso un sano connubio tra pubblico e privato. Lavoriamo per accompagnare lo sviluppo delle comunità locali con l’obiettivo di favorire l’attrattività del territorio, la competitività delle imprese e il sostegno all’occupazione, che auspichiamo di poter rimettere a disposizione dei territori. La Regione è concretamente al servizio dei territori perché è dai territori che nascono progetti e strategie. L’Arest è uno strumento per agevolare il lavoro di squadra. L’impresa resta al centro delle politiche regionali come bene sociale da sostenere al fine di sostenere il lavoro”.

 

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