Treviglio

Disagi nella sanità, 300 persone scendono in piazza a Treviglio

Durante il sit-in è stata annunciata l'apertura di uno sportello per aiutare i cittadini contro i disservizi

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Disagi nella sanità, circa 300 persone (dati forniti dal Commissariato di Polizia) hanno partecipato ieri sera, lunedì 19 giugno 2023, al sit-in organizzato in piazza Manara a Treviglio dalla sezione provinciale di Medicina Democratica.

Disagi nella sanità

Il presidio segue giusto di un anno quello tenutosi nello stesso luogo nel 2022. All'epoca venne promosso da un Comitato di cittadini, guidato dal consigliere comunale del Pd Erik Molteni e da Francesco Steffanoni, che in questi mesi si è attivato per aiutare i cittadini a districarsi tra i disagi nella sanità. Comitato che, proprio nei mesi scorsi, è diventato ufficialmente sezione cittadina e provinciale di Medicina Democratica, l'associazione fondata dall'ex leader dei no global Vittorio Agnoletto, che da anni si batte per una sanità pubblica più efficiente.

Fischietti per far sentire la voce dei cittadini

A inizio serata sono stati distribuiti centinaia di fischietti con l'obiettivo di far sentire la voce dei cittadini da troppo tempo vittime dei disagi nella sanità. In piazza c'erano semplici cittadini, ma anche rappresentanti sindacali, di partiti e di associazioni del territorio. Molti dei quali hanno provato sulla propria pelle i disservizi della sanità lombarda: chi è senza medico di base, chi ha dovuto affrontare liste di attesa infinite e chi ha dovuto gioco forza rivolgersi al privato, con esborso economico, al settore privato.

Nasce uno sportello "fisico" in aiuto dei pazienti

Dopo l'introduzione di Steffanoni, ha preso la parola Erik Molteni.

"Un anno fa siamo partiti con un'idea semplicissima - ha esordito il consigliere del Pd - portare in piazza la gente per far sentire la propria voce su un problema che purtroppo si stava incancrenendo. Da quella manifestazione è nato un comitato civico che nel tempo si è trasformato in Medicina Democratica. In quest'anno, oltre ad aver fatto attività informativa sul territorio, organizzando incontri, abbiamo anche aperto uno sportello virtuale di accompagnamento e tutoraggio, che aiutava tutti quei pazienti che avevano affrontato disagi nella sanità. A un anno di distanza, oltre a riportare gente in piazza, abbiamo deciso di alzare ulteriormente l'asticella: dal prossimo 8 luglio nella Sala Regeni (in via Santi Capitanio e Gerosa 24, ndr) apriremo uno sportello fisico, dove i cittadini meno avvezzi al digitale potranno venire da noi e troveranno volontari pronti a dare una mano".

"La sanità non deve essere solo per i ricchi"

Erik Molteni ha poi attaccato il sistema sanitario lombardo che, a suo dire, "protegge" soltanto i ricchi.

"Noi riceviamo settimanalmente decine di mail di persone a cui viene prescritta una risonanza magnetica a 7-8 mesi - ha proseguito l'esponente dei dem -  Anziani, malati terminali e cronici che non hanno il medico di base e non possono avere accesso a una banale ricetta per poter andare in farmacia a prendere un medicinale. Ad aggravare la situazione, 15 giorni fa sono state chiuse le sedi  delle guardie mediche, per cui tutto il bacino della Bassa bergamasca ha a disposizione un solo ambulatorio a Dalmine. Eppure essere curati è un diritto scritto nella nostra Costituzione. In questo anno ci sono state due elezioni, una politica e una regionale, ma non solo nulla è cambiato, addirittura la situazione è peggiorata. Siccome noi crediamo che la sanità sia un diritto inderogabile, tutti noi dobbiamo avere eguali diritti, eguali possibilità di accedere a qualsiasi struttura medica per essere curati tutti in maniera uguale. Questa è la battaglia che noi portiamo avanti. Lo scorso anno abbiamo dato un segnale, abbiamo battuto tutte le strade possibili, ma non è stato sufficiente. Quindi noi alziamo ulteriormente il tiro e chiediamo a tutti voi di darci la forza per poter andare avanti in questa battaglia, perché ne va del futuro nostro e dei nostri figli. Non possiamo permettere che la sanità in Lombardia sia solo per i ricchi".

I punti imprescindibili

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Dopo Molteni sono intervenuti alcuni dei presenti in piazza e sono stati illustrati anche gli altri punti che Medicina Democratica ritiene imprescindibili per mettere fine ai disagi nella sanità. In primis quello di risolvere la carenza di personale negli ospedali di Treviglio e Romano, promuovendo un piano di assunzioni straordinario nelle strutture sanitarie pubbliche, con misure che mirino a valorizzare e rendere attrattive le professioni sanitarie. C’è poi la proposta affinché le farmacie si dedichino alla raccolta delle richieste di medicinali e alla loro distribuzione per i pazienti senza medico di base. Per quanto riguarda il servizio di Guardia medica (Cad) viene chiesto un potenziamento e la possibilità che i medici possano accedere al fascicolo sanitario di chi non ha medico di base. Tra le proposte, infine, quella che venga istituito un Cup unico che sia riferimento sia per le prestazioni in ambito pubblico che privato.

 

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