Sematic, ai dipendenti la solidarietà dei lavoratori del gruppo e domani due ore di mobilitazione
Al momento l’esubero di personale verrà gestito utilizzando la Cassa integrazione per emergenza Covid-19: l’ammortizzazione sociale partirà da mercoledì.
“Stiamo seguendo con preoccupazione l’evoluzione della vertenza a Bergamo. La RSU e le organizzazioni sindacali di Parma ritengono inaccettabile la scelta del gruppo di dirottare parti importanti di produzione verso lo stabilimento ungherese. Questa scelta va contrastata”.
Così, oggi, a sostegno della vertenza dei lavoratori della Sematic di Osio Sotto, è arrivata la solidarietà dei delegati sindacali della Wittur di Colorno (Parma), gruppo di cui l’azienda metalmeccanica fa parte, e della FIOM-CGIL, FIM-CISL e UILM-UIL di Parma, che per domani, alla fine di ogni turno, hanno proclamato due ore di sciopero.
Sematic, mobilitazione di due ore
A rischio a Osio Sotto ci sono circa 200 posti di lavoro, dopo che la settimana scorsa l'azienda ha annunciato l'intenzione di spostare il 70% della produzione in Ungheria. Al momento l’esubero di personale verrà gestito utilizzando la Cassa integrazione per emergenza Covid-19: l’ammortizzazione sociale partirà da domani. Ma, sottolinea la FIOM-CGIL, “i lavoratori non vogliono la Cassa, vogliono indietro i loro posti di lavoro”.
“Dal momento che la vertenza avrà una durata significativa, riteniamo che sia utile riprendere l’attività lavorativa, pur fissando dalle 13 alle 14 (di oggi, ndr) un’assemblea in sciopero davanti alla portineria per informare i lavoratori di quanto è emerso nell’incontro in Provincia” aveva detto ieri all’uscita dall’incontro Claudio Ravasio della segreteria FIOM-CGIL provinciale.
Tavolo di crisi in Provincia, solidarietà da Istituzioni e politica
Tante sono state le parole di solidarietà dei rappresentanti delle istituzioni locali e delle forze politiche, ma ha pesato, ieri pomeriggio, l’assenza di Confindustria al “tavolo di crisi” sulla vertenza Sematic di Osio Sotto.
Braccia incrociate anche per tutta la giornata di lunedì, con un presidio davanti ai cancelli dell’azienda e dalle 17 un secondo picchetto in via Sora, davanti agli uffici della Provincia di Bergamo.
“Nell’incontro abbiamo visto l’interessamento e la solidarietà delle varie forze politiche che si adopereranno per sostenere la lotta dei lavoratori con l’obbiettivo di cambiare le intenzioni dell’azienda di delocalizzare gran parte della produzione in Ungheria - ha detto all’uscita dall’incontro Claudio Ravasio della segreteria FIOM-CGIL provinciale - La Confindustria di Bergamo, che rappresenta la Sematic, non si è presentata".
Al momento l’esubero di personale verrà gestito utilizzando la Cassa integrazione per emergenza Covid-19: l’ammortizzazione sociale partirà da mercoledì. Ma, dice la FIOM-CGIL, “i lavoratori non vogliono la cassa, vogliono indietro i loro posti di lavoro”.