Grande evento

Confartigianato Bergamo festeggia i suoi 80 anni in Fiera: l’intelligenza artigiana prima dell’artificiale

Alla tavola rotonda si è parlato di giovani, tecnologia e Made in Italy. Premiate anche le aziende storiche iscritte all'associazione

Confartigianato Bergamo festeggia i suoi 80 anni in Fiera: l’intelligenza artigiana prima dell’artificiale

“Ogni creazione nasce da un cuore che immagina, una mente che progetta e una mano che lavora”. Con queste parole, il presidente Lorenzo Pinetti ha aperto la mattinata alla Fiera di Bergamo, dove Confartigianato Imprese Bergamo ha festeggiato oggi (18 ottobre) il suo ottantesimo anniversario con l’assemblea pubblica dal titolo “Costruttori di cultura e valori del territorio”.

Un compleanno importante. La grande famiglia degli artigiani bergamaschi si è riunita per raccontare chi è, da dove viene e dove vuole andare. Perché, come ha ricordato proprio Pinetti, “l’artigianato non è solo un mestiere, ma un modo di essere”.

Confartigianato Bergamo 80esimo anniversario

Alla giornata, hanno partecipato centinaia di persone: artigiani e artigiane, imprenditori, studenti, rappresentanti comunali, provinciali e regionali.

Era il 1945…

Ma da dove arriva questa lunga storia bergamasca?

“Era il maggio del 1945  quando un piccolo gruppo di artigiani decise di unirsi per dar voce alle loro imprese – ha raccontato Pinetti -. Credevano in un futuro nuovo, fatto di lavoro, dignità e comunità. Da lì è nata la nostra storia. Oggi, ottant’anni dopo, quello spirito non si è mai spento. Anzi, è diventato il motore che muove migliaia di piccole imprese del territorio». Poi ha aggiunto: «Abbiamo attraversato cambiamenti e crisi importanti, ma non abbiamo mai perso la nostra identità. L’artigianato resta un modo di essere, prima ancora che un mestiere”.

Confartigianato Bergamo 80esimo anniversario
Lorenzo Pinetti

E a Bergamo questo modo di essere ha il volto delle famiglie. L’impresa artigiana qui nasce spesso tra le mura di casa, passa di mano in mano, di padre in figlio, e continua a vivere con la stessa dedizione di chi l’ha fondata. Un pezzo di cultura, più che di economia.

L’intelligenza artigiana

“Prima dell’intelligenza artificiale, esiste quella artigiana – continua Pinetti -. È la capacità di saper fare, di trasformare un’idea in qualcosa di concreto, di dare forma all’ingegno. È questo che ci distingue e che rende i nostri prodotti riconosciuti nel mondo. Ogni creazione nasce da un cuore che immagina, una mente che progetta e una mano che lavora”.

L’artigiano bergamasco

Confartigianato Bergamo 80esimo anniversario
Marco Granelli

Bergamo è da sempre terra di mani che sanno lavorare. Dai fabbri delle valli ai maestri del legno, dai vetrai ai sarti, fino ai nuovi artigiani digitali. A parlarne è stato Marco Granelli, presidente nazionale di Confartigianato: “In passato, dire “artigiano” significava pensare ai mestieri di una volta, quelli dei borghi e delle botteghe medievali: il fabbro, il vetraio, il falegname. Oggi, però, essere artigiani vuol dire anche lavorare con la tecnologia più avanzata, con la robotica, con la stampa di ultima generazione. È sempre il saper fare, ma con strumenti nuovi”.

Granelli ha sottolineato come la forza dell’artigianato stia proprio nella sua capacità di cambiare restando sé stesso. “L’artigiano bergamasco non è mai stato un semplice esecutore, ma un creatore. E oggi più che mai è il ponte tra tradizione e innovazione”.

“I giovani di oggi? Sono bravissimi”

Il tema dei giovani è stato al centro della tavola rotonda, con gli ospiti Gianmarco Beltrami di Dallara Automobili, Stefano Micelli dell’Università Ca’ Foscari, oltre a Pinetti e Granelli.

Confartigianato Bergamo 80esimo anniversario
Da sinistra: Gianmarco Beltrami e Stefano Micelli

Beltrami, responsabile delle relazioni istituzionali di Dallara, ha portato un esempio di come la passione artigiana possa convivere benissimo con l’alta tecnologia.

“Noi alla Dallara ci consideriamo ancora un’impresa artigiana, anche se costruiamo auto da corsa conosciute in tutto il mondo – ha raccontato -. Ogni progetto nasce da una persona che mette testa e mani in ciò che fa. I giovani di oggi, secondo me, sono bravissimi. Hanno energie e capacità straordinarie. Il loro futuro è qui, nel fare”.

Pinetti, a proposito di giovani ha aggiunto: “Parlo da rappresentante di categoria, ma anche da papà. Ai ragazzi, e ai miei figli per primi, auguro la libertà che dà l’artigianato: quella di creare, di costruire, di vedere ogni giorno il risultato del proprio lavoro”. E ha ricordato come l’artigianato bergamasco in particolare sia da sempre una grande famiglia. “È un mondo fatto di piccole imprese, spesso a conduzione familiare, e grandi legami. È un valore che nessun’altra realtà economica può vantare”.

Pronti alle sfide 

Oggi Confartigianato Bergamo è un sistema articolato di servizi e persone: formazione, sicurezza, digitalizzazione, export, sostenibilità. E le sfide non mancano: la transizione verde, le nuove tecnologie, la concorrenza globale. “Ma se restiamo uniti – ha detto Pinetti – nessuna innovazione ci spaventa. La tradizione non si cancella: si rinnova”.

La mattinata è proseguita con la consegna del premio “Un artigiano è per sempre”, dedicato alle sette imprese che da ottant’anni fanno parte dell’associazione. “Premiamo la fedeltà, la dedizione e l’amore per il lavoro – ha detto Pinetti consegnando le targhe -. Sono storie di persone che hanno costruito la Bergamo che conosciamo”.

Una mostra interattiva

Confartigianato Bergamo 80esimo anniversario

A chiudere la giornata, la mostra interattiva “L’artigianato che verrà. Visioni dal presente al futuro”: un percorso immersivo tra immagini, video e visori 3D per raccontare il nuovo volto dei mestieri bergamaschi, dal legno alla meccatronica, dalla moda alla pasticceria.

Un viaggio dentro il “fare”.

“Il futuro dell’artigianato si prepara oggi – ha concluso Pinetti -. Continueremo a creare valore per le imprese e per il territorio, con la stessa passione di chi ci ha preceduti e con lo sguardo di chi crede ancora che dalle mani possa nascere il futuro”.