Cividate

Amazon, no dell’azienda all’assemblea per oggi: lavoratori costretti a riunirsi in strada

A Cividate è in corso un braccio di ferro tra il colosso della logistica e il sindacato Cgil: proclamato lo sciopero per domani.

Amazon, no dell’azienda all’assemblea  per oggi: lavoratori costretti a riunirsi in strada
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A Cividate è in corso un braccio di ferro tra il colosso della logistica e il sindacato Cgil: proclamato lo sciopero per domani.

La contesa

"Un atto grave, anzi gravissimo: “Amazon sta cercando di impedire il legittimo svolgimento di un’assemblea  sindacale regolarmente convocata”.

Così Pierluigi Costelli della segreteria FILT-CGIL di Bergamo ha commentato la comunicazione ricevuta dalla direzione del magazzino di Cividate. Nel testo inviato per pec, Amazon ha scritto:

“Non siamo in grado di riscontrare positivamente la vostra comunicazione per esigenze produttive derivanti dall’aumento di volumi che si attesterà nella settimana dal 14 al 20 luglio (…) a seguito della campagna sconti ‘prime days’”.

La convocazione di un’ora di assemblea per ciascuno dei tre turni nella giornata di oggi, martedì 16 luglio era stata inviata dalla FILT-CGIL in anticipo,  l’8 luglio scorso:

“Nel CCNL è stabilito un preavviso di almeno 24 ore-, prosegue Costelli. - Non ci è mai successo di ricevere una comunicazione del genere da un’azienda. Il diritto di riunirsi in assemblea è sancito dallo Statuto dei Lavoratori. Il rispetto della legge di un Paese è obbligo anche per le multinazionali. Non ci faremo intimidire e siamo certi che nemmeno i lavoratori cederanno a questo ricatto”.

Assemblee e sciopero

Sono tre le fasce orarie delle assemblee programmate: oggi martedì, dalle 13.30 alle 14.30, poi per i lavoratori del turno pomeridiano dalle 21.30 alle 22.30 e per quelli del turno notturno dalle 3.15 alle 4 15 del mattino di mercoledì 17 luglio.

“Terremo, come previsto, tutte e tre le assemblee, sia nel caso che l’azienda ci faccia entrare nel magazzino come nel caso che ci lasci per la strada-  aggiunge Costelli. E a questo punto discuteremo con i lavoratori la proclamazione di uno sciopero”.

Stato di agitazione

Il tentativo di impedire lo svolgimento dell’assemblea giunge in una fase delicatissima che ha visto l’avvio di  uno stato di agitazione a seguito della denuncia da parte della FILT-CGIL di una serie di irregolarità riscontrate nel sito di Cividate. Si tratta di criticità tutte legate al controllo che Amazon esercita – con particolare severità in questo magazzino – sui singoli lavoratori, tramite telecamere e login, modalità che la FILT ha definito come “pratiche contrarie alle prescrizioni dell’Ispettorato del Lavoro”.

“Abbiamo prove documentali forniteci dall’interno che attestano il monitoraggio dei singoli dipendenti attraverso il meccanismo del login in ogni postazione di lavoro (e la definizione di classifiche dei lavoratori più veloci) e attraverso le immagini delle telecamere visionate in tempo reale, con un controllo sulla base del quale vengono poi messe in atto continue pressioni ma anche vere e proprie ritorsioni. Le più classiche, ad esempio, sono l’assegnazione di mansioni più faticose o la mancata autorizzazione delle ferie richieste- aveva spiegato Costelli il 2 luglio, durante una conferenza stampa- Eppure l’accesso alle registrazioni dei filmati dovrebbe avvenire solo dietro comunicazione ai lavoratori, comunicazione mai avvenuta, malgrado si abbia la certezza che la visione delle immagini avviene quotidianamente, e per giunta in diretta, modalità che non dovrebbe nemmeno essere contemplata”.

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