Tutto esaurito al cinema per dire "no" alla omobitransfobia
A seguire il dibattito che ha affrontato anche il problema della violenza tra le mura domestiche e del Ddl Zan.
Posti esauriti all'AnteoSpazio Cinema di Treviglio per la serata contro l’omobitransfobia organizzata venerdì 28 maggio da COOP Lombardia - Comitato soci di zona Treviglio, Nuvole in Viaggio, Arcigay, Cives Arcigay Bergamo, Bergamo Pride - “Comitato Educare alle differenze per combattere l’odio” e #Faremeglio con la proiezione del film “Gamberetti per tutti”.
Al cinema per dire "no" alla omobitransfobia
La proiezione della commedia francese, dedicata le vicissitudini di una squadra gay di pallanuoto alle prese con il nuovo allenatore che ha rilasciato dichiarazioni omofobe, ha permesso di far riflettere, con il sorriso, su un tema rilevante sul piano internazionale e nazionale. La serata ha dato vita a un momento di confronto pubblico in merito all’approvazione del DDL Zan, che prevede aggravanti specifiche per i crimini d'odio contro omosessuali, transessuali, donne e disabili.
La violenza tra le mura di casa
La serata è stata aperta dai saluti di Maria Conti del comitato COOP Lombardia - Comitato soci di zona Treviglio che ha sottolineato la rilevanza di sostenere progetti sul territorio dedicati a tematiche di rilevanza sociale. Marco Arlati, membro della Segreteria nazionale di Arcigay e presidente di Arcigay Cives Bergamo, ha sottolineato come sia fondamentale mantenere i riflettori puntati sul tema dell’omofobia spiegando come "durante il lockdown sono aumentate anche nella provincia di Bergamo azioni di violenza all’interno delle mura domestiche ai danni di persone omossessuali” a cui l’Associazione cerca di far fronte.
"Tanti giovani ragazze e ragazzi ‘buttati fuori casa’ dai genitori a causa del proprio orientamento sessuale - ha aggiunto Arlati - In Italia esistono, al momento, solo quattro case di accoglienza per episodi di questo tipo; la Francia ne ha invece oltre sessanta. È necessario che nel nostro Paese si faccia di più".
Progetti e iniziative che Arcigay porta avanti da anni, come "Bergamo in campo contro l’omofobia" a cui, negli anni ha aderito, tra gli altri, la Scuola Basket di Treviglio.
Il dibattito sul Ddl Zan
La parola è poi passata all’avvocato e consigliera comunale Laura Rossoni che ha sottolineato come “il disegno di legge Zan, in approvazione in Senato, esprime un segnale chiaro contro le varie forme di violenza – fisica e psicologica – di carattere omofobo che, purtroppo, vedono protagonisti troppi giovani, talvolta spinti addirittura al suicidio. Considerando che le trasformazioni sociali anticipano spesso le conquiste dal punto di vista legale, eventi come quello di questa sera rappresentano un passo in avanti verso una legge che può contribuire a far scemare l’omobitransfobia”.
Riflettere attraverso la cultura
Infine, Stefano Rozzoni, è intervenuto sull’importanza di eventi culturali che fungono da contro-narrazioni rispetto ai discorsi di intolleranza diffusi anche nelle nostre esperienze quotidiane.
"I film, la letteratura e il teatro offrono testi fondamentali per avviare riflessioni capaci di negoziare concetti e strutture di pensiero radicate, ma eticamente inaccettabili se basate su presupposti discriminatori. Confidiamo che gli spettatori di questo film, dedicato al valore della diversità, possano far maturare un dialogo allargato su tali temi anche nella nostra città, dove la discussione pubblica sull’omobilesbotransfobia sembra faticare ad attecchire”.
Il dibattito, che ha coinvolto anche il pubblico, si è concluso con l'augurio che l'anno prossimo Treviglio possa riuscire a ospitare un evento contro l'omobitransfobia più in grande.