Verdellino

"Somnia", un cortometraggio tra fede e mistero per rilanciare il turismo

Un corto di 23 minuti promosso dall'Amministrazione comunale e realizzato da Move Communication con la partecipazione di un centinaio di persone tra attori e comparse

"Somnia", un cortometraggio tra fede e mistero per rilanciare il turismo
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Il suono cupo dei tamburi, il fragore delle spade, il nitrire dei cavalli e le urla dei soldati. Lo scenario è apocalittico e in migliaia si chiedono se ciò a cui stanno assistendo sia reale. Cronache dal 1517, di quelle battaglie misteriose, di eserciti di spiriti che in poco tempo terrorizzano le campagne e iniziano a circolare in tutta Europa. Vere e proprie apparizioni che solleticano la curiosità del conte bresciano Bartolomeo da Villachiara che decide di affidare all’impavido Venturo il compito di indagare sui fatti misteriosi che da giorni accadono nella bergamasca.

Il mistero diventa un cortometraggio

Un mistero - quello che accadde nei pressi dell’oratorio della chiesa di San Giorgio in Saore - che a più di 500 anni di distanza ancora affascina. Tanto da diventare un cortometraggio promosso e realizzato dall’Amministrazione comunale di Verdellino che ha impegnato 35mila euro grazie al contributo ottenuto dal bando regionale "Ogni giorno in Lombardia" e fondi del Pnrr.
"Somnia miseri noi per tal disgrazia pervenuta", questo il titolo del corto da 23 minuti che racconta dei fatti inspiegabili avvenuti in quelle lontane notti di dicembre del 1517.

Realizzato dalla società di comunicazione "Move Communication" con un centinaio di attori professionisti e comparse ingaggiate in zona, ha potuto contare su un buon "equipaggiamento" con vestiti dell’epoca messi a disposizione dall'associazione "I quartieri" di Osio Sotto.
Se per la proiezione integrale del cortometraggio bisognerà attendere fine mese, il trailer è già disponibile online e diffuso sui social dall’Amministrazione comunale.

La promozione turistica del territorio

Tra gli obiettivi del corto c’è anche la promozione culturale e turistica del territorio che ha fatto da palcoscenico alla maggior parte delle scene. Luoghi come il Santuario della Madonna dell'Olmo, chiesetta di San Rocco, la chiesa parrocchiale e quella dei Mortini. Ma anche la rocca di Urgnano e il castello di Pagazzano per favorire l’ambientazione storica.
Tre mesi di lavoro che - questo è l’auspicio dell’Amministrazione - si spera possa attirare turisti, curiosi e appassionati alla scoperta non solo del mistero ma anche delle bellezze del territorio.

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