San Bernardino, il restauro continua e riparte la campagna per l'Art Bonus
In occasione dell’Immacolata concezione, mercoledì 8 dicembre alle 9.45, verrà consegnata alla comunità la pala della Cappella della Madonna.
Il restauro del "gioiello" caravaggino prosegue, ma per riuscire nell'impresa il Comune rilancia la campagna per l'Art Bonus. Prosegue, dunque, il recupero della chiesa di San Bernardino, grazie al Fondo per l'Ambiente Italiano (Fai), Fondazione UBI Banca e Associazione “Salviamo San Bernardino Onlus”.
L'Art bonus per San Bernardino
Tra le prime azioni intraprese dall’Amministrazione, fresca di conferma, c’è la prosecuzione e il completamento del recupero della chiesa di San Bernardino attraverso lo strumento dell’Art Bonus. Il valore dell’operazione, alla quale l’Amministrazione sta lavorando dal 2018, è stato
pubblicamente riconosciuto anche con l’assegnazione del quarto posto nel concorso nazionale Progetto Art Bonus 2019: il premio è stato consegnato al sindaco Claudio Bolandrini, a Lucca, nel corso della XVI edizione di LuBeC - Lucca Beni Culturali dal Sottosegretario del Ministero per i Beni e le attività culturali e per il Turismo, Anna Laura Orrico e il direttore Generale Musei del Mibact Massimo Osanna.
Continua il restauro
Dopo gli interventi di restauro effettuati alle coperture, alla facciata, al grandioso ciclo pittorico della Passione di Fermo Stella e alle cappelle laterali di San Bonaventura, San Bartolomeo e della Madonna, finanziati in gran parte con lo strumento dell’Art Bonus e grazie alla generosità di mecenati caravaggini che ha consentito di raccogliere 336mila euro, i lavori si stanno concentrando ora sul risanamento dall’umidità e sulle riqualificazione della pavimentazione del sagrato e sulla cosiddetta “chiesa dei religiosi”, a cominciare dagli sfavillanti affreschi realizzati dai fratelli Galliari nel 1759.
Nuova dignità al sagrato
Il primo intervento mira a ridare dignità al sagrato su cui prospetta quattrocentesca facciata della chiesa e a eliminare l’umidità risalente dai muri esterni. In particolare si è provveduto a realizzare in fregio alle cappelle e alle altre strutture della chiesa, una intercapedine aerata atta a limitare la risalita dell’umidità sui muri e convogliare le acque meteoriche con una razionale rete di raccolta, al fine di drenare e allontanare le stesse dalle strutture della chiesa. Si provvederà anche alla predisposizione di un impianto di illuminazione interrato, alla creazione di un marciapiede in pietra arenaria (pietra di Sarnico), al ripristino della pavimentazione in acciottolato originariamente esistente e alla sistemazione ed integrazioni delle lastre in pietra del sagrato esistente.
Il costo dell’intervento ammonta a 97.500 euro, di cui 70mila finanziati tramite l’Art Bonus e 27.500 con risorse comunali. I lavori, iniziati il 17 novembre 2020, hanno subito diverse sospensioni e ritardi dovuti al ritrovamento di resti ossei. Nell'ottobre 2021 all'impresa appaltatrice "Appalti Tinaglia Srl" di Favara (Ag) è subentrata la "Fratus Vintage Stone Srl" di Martinengo.
La "chiesa dei religiosi"
Il secondo intervento in corso riguarda la “chiesa dei religiosi”. Si tratta dell’aula orientale riservata alla comunità dei frati francescani del convento osservante e poi riformato di San Bernardino. È uno spazio diviso in due vani, uno maggiore a uso di presbiterio, con volta a crociera costolonata, l’altro, il coro, con le medesime caratteristiche formali.
La “chiesa dei religiosi” appare oggi come uno spazio pienamente settecentesco per la decorazione pittorica che trasforma la spazialità architettonica tardogotica. Rispetto alla “chiesa dei laici”, già restaurata, si è immersi in un’altra atmosfera, rischiarata e alleggerita da decorazioni pittoriche eseguite nel più elegante e arioso stile rococò. Un’architettura interamente dipinta a quadrature che fingono l’esistenza di una crociera con tamburo e cupola da cui si dipartono i bracci di un transetto.
L'opera dei fratelli Galliari
L’impianto complessivo degli affreschi e l’esecuzione delle quadrature architettoniche sono opera dei fratelli Galliari, come indica la firma e la data da essi apposte sulla base delle colonne a sinistra della finta pala d’altare (“FRATELLI GALLIARI 1759”). Le figure sono invece del milanese Federico Ferrario.
Sulle ampie e neutre pareti non interessate da affreschi erano collocati nove medaglioni a monocromo raffiguranti i miracoli di San Giovanni da Capestrano. Il soggetto delle opere permette di formulare l’ipotesi di un ampio piano decorativo, concepito in modo unitario, per l’area di culto riservata ai frati. La partnership tra i Galliari e il Ferrario si perpetuò anche nelle due maggiori imprese decorative degli anni ‘70 nella zona: il rinnovamento decorativo della chiesa parrocchiale di Treviglio (1770 ca. - 1775) e di quella di Caravaggio (dal 1777).
I luoghi del cuore
L’intervento in corso è stato possibile grazie alla partecipazione al Bando per la selezione degli interventi che il FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo lancia dopo ogni censimento "I Luoghi del Cuore" e al contributo della Fondazione UBI Banca e dell’Associazione caravaggina “Salviamo San Bernardino-ONLUS”.
I lavori, il cui costo ammonta a circa 67mila euro, si sono resi necessari per contrastare il deperimento delle superfici interne dovuto alla natura dei materiali e alle procedure esecutive (affresco parzialmente a secco) oltre che all’umidità di risalita che intaccava le parti inferiori di
quasi tutte le murature: i lavori garantiranno nel tempo la conservazione dei caratteri originali oltre alla leggibilità dell’opera ripristinandone unitarietà. Sono state eseguite operazioni di pulitura, fissaggio della pellicola pittorica, consolidamenti in profondità dei distacchi d’intonaco, stuccature delle lacune ed infine integrazione pittorica ad acquerello delle piccole mancanze e delle stuccature al fine di restituire l’unità di lettura cromatica dell’opera.
La progettazione generale e la direzione dei lavori è stata affidata agli architetti GianMaria Labaa e Maria Teresa Piovesan di Bergamo; le operazioni di restauro degli affreschi alla ditta Restauri di Maurizio Orlando di Curno, con la supervisione della dottoressa Laura Sala della Soprintendenza di Bergamo e Brescia.
Bolandrini: "Confidiamo ancora nella generosità dei caravaggini"
“Il risultato finora ottenuto, con il costante contributo della Soprintendenza, è tanto convincente da sollecitare la prosecuzione e il completamento dei lavori con il restauro e la valorizzazione del presbiterio, dell’altare maggiore e del coro - ha commentato Bolandrini - Confidiamo ancora nello strumento dell’Art Bonus e nella generosità dei mecenati innamorati della bellezza per realizzare l’obiettivo di restituire alla Comunità la chiesa di San Bernardino nell’originario splendore e nell’immutata spiritualità”.
Il consolidamento e il discialbo delle tre grandi pareti e della volta a crociera consentirà di conservare e valorizzare l’antica architettura
francescana tardomedievale e di riportare a vista gli originali intonaci e anche restaurare localizzati dipinti murali dei fratelli Galliari, oltre che rendere possibile la ricollocazione dei nove grandi ovali di Federico Ferrario con le storie di San Giovanni da Capestrano, attualmente inaccessibili alla fruizione del pubblico. L’importo complessivo è stimato in 58.500 euro.
Il secondo intervento di restauro conservativo del coro e dell’altare settecenteschi prevede la disinfestazione, il consolidamento, la pulitura delle superfici pigmentate e no, la rifunzionalizzazione e il risarcimento di quanto alterato ed è stimato in 69.500 euro.
Lavori conclusi per la metà di maggio
In occasione della solennità dell’Immacolata concezione, mercoledì 8 dicembre alle 9.45, prima della celebrazione eucaristica, verrà consegnata alla comunità la pala della Cappella della Madonna, restaurata dal Laboratorio di Restauro Fabiana Maurizio tramite l’Art bonus (costo 9.218 euro).
La presentazione alla Comunità della “chiesa dei religiosi” al termine dei lavori è prevista per la seconda metà di maggio in occasione delle festività di San Bernardino da Siena, compatibilmente con l’evoluzione della situazione pandemica.