Il diritto di resistere: a Treviglio torna la rassegna di docufilm "Mondovisioni"
Al cinema SpazioAnteo in programma cinque appuntamenti con il festival del settimanale "Internazionale"
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Da giovedì 20 febbraio, all’Anteo Spazio Cinema di viale Montegrappa a Treviglio, l’associazione "#Faremeglio" propone la IV edizione della rassegna di docufilm di "Mondovisioni", il festival del settimanale "Internazionale", che quest’anno avrà come filo conduttore "Il diritto di resistere".
Mondovisioni
L’edizione 2025 di "Mondovisioni" si arricchisce di importanti partnership: alla Coop e al suo comitato soci che hanno sostenuto la rassegna sin dalla prima edizione si aggiungono la "Fondazione Istituti educativi" di Bergamo e la Cassa rurale di Treviglio. Il viaggio di "Mondovisioni Treviglio" quest’anno toccherà India, Giappone, Stati Uniti, Russia e Palestina per conoscere storie di uomini e donne che si trovano ad affrontare un potere che si presenta monolitico e sempre più spesso sordo ad ogni istanza. Ad aprire la rassegna il 20 febbraio sarà "Farming the Revolution" (nella foto di copertina un frame del film), premiata al "Hot Docs" di Toronto, il più importante festival documentaristico del Nord America. Attraverso un racconto in presa diretta e corale, il docufilm racconta la protesta che bloccò New Delhi tra il 2020 e il 2021 quando oltre mezzo milione di piccoli agricoltori, per dieci mesi, occupò pacificamente le strade d’accesso alla capitale per fermare le leggi varate dal Governo che li avrebbe messi alla mercé dei grandi gruppi e delle multinazionali con il rischio di perdere la loro terra.
Il calendario della kermesse
Il 6 marzo, il secondo appuntamento porterà in Giappone con la proiezione del docufilm "Black Box Diaries", documentario candidato agli Oscar, per conoscere la storia della giornalista Shiori Ito che ha denunciato la violenza sessuale subita da un importante collega, biografo del primo ministro. In un mondo ancora fortemente tradizionalista e con leggi antiquate, per cercare di avere giustizia, Shiori decide di scuotere l’opinione pubblica organizzando una conferenza stampa sul suo caso. Il 20 marzo "Mondovisioni Treviglio" fa tappa negli Stati Uniti con "Union" che ricostruisce la vicenda dei lavoratori di un magazzino Amazon i quali, contro tutte le aspettative e senza alcuna esperienza, riescono a creare il primo sindacato interno al gigante della logistica. Lo strangolamento delle libertà e del diritto all’informazione nella Russia di Putin sarà di scena il 27 marzo nel docufilm "Of Caravan and the Dogs" che ci riporta ai mesi precedenti l’invasione dell’Ucraina quando il Cremlino decise di mettere a tacere le ultime voci libere. Ne fanno le spese attivisti per i diritti civili e giornalisti indipendenti, tra cui il Premio Nobel per la Pace 2021 Dmitry Muratov e direttore del quotidiano Novaya Gazeta, etichettati come "agenti stranieri" e arrestati. Chiuderà la rassegna il 10 aprile "I Shall Not Hate" che inizia nel campo profughi di Jabaliya a Gaza per poi passare all’Università di Toronto fino alla Corte Suprema di Israele. Il docufilm, ambientato prima della strage del 7 ottobre, racconta la richiesta di giustizia del dottor Izzeldin Abuelaish, primo medico palestinese a lavorare in un ospedale israeliano, dove ha fatto nascere centinaia di bambini, che in una rappresaglia dell’esercito israeliano vede la sua casa bombardata con la morte delle figlie.
Rossoni: "Una finestra sul mondo"
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"Mondovisioni - spiega Laura Rossoni, presidente di #Faremeglio - in questi anni ha dimostrato la capacità di aprire finestre su paesi che possono sembrare lontani ma invece fotografano situazioni che sono spesso laboratori di un quotidiano che rischia sempre più di diventare anche il nostro. Se quattro anni fa, quando abbiamo avviato la rassegna, ci sembrava importante farle conoscere oggi ci sembra indispensabile. Queste storie da un lato continuano a raccontarci come siamo tutti interconnessi e non ci si può più disinteressare di quello che succede nel mondo, dall’altro suonano come campanelli d’allarme per un arretramento dei diritti che sono la linfa della civiltà occidentale e da cui nemmeno l’Italia rischia di essere scevra".
Sin dalla prima edizione Mondovisioni a Treviglio si è caratterizzato per un doppio percorso. Ogni docufilm è introdotto da esperti in grado di contestualizzare la vicenda nel Paese in cui è ambientato ma anche nella realtà italiana.
Gli ospiti
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«L’introduzione al documentario - continua Rossoni - e, quando è possibile, anche un confronto finale con il pubblico, sono diventati una nostra caratteristica distintiva di Mondovisioni. Anche per l’edizione di quest’anno abbiamo cercato di portare a Treviglio ospiti con una grande preparazione e d’alto profilo. Hanno accettato il nostro invito tra gli altri Sergio Cofferati, già segretario generale CGIL; Anna Foa, storica italiana, specializzata nella storia degli ebrei in Europa e in Italia, Alessandra Kustermann, già primaria di ginecologia clinica Mangiagalli, Laura Cocucci, sostituto procuratore della Repubblica di Bergamo, Silvio Pons, professore ordinario storia contemporanea alla Normale di Pisa e presidente della Fondazione Gramsci, Francesco Mazzucotelli, docente di storia e cultura del Medio Oriente all’Università di Pavia e Coordinatore di Molte Fedi, e Umberto De Giovannangeli, giornalista di Limes e de l’Unità”, e Matteo Miavaldi, giornalista di Chora Media e del Manifesto.
Le proiezioni avranno inizio alle 20.30, il costo dell’ingresso al singolo film è di 5 euro, l’abbonamento a tutta la rassegna ha un costo di 20 euro, ridotto a 10 per i giovani under 26. Per tutte le informazioni, consultare il sito www.spaziocinema.info.