Treviglio, povertà in aumento: i numeri, impressionanti, della Caritas

Quattrocentoottantasei famiglie per un totale di oltre 1.500 persone. Tanti sono i trevigliesi che, nel 2021, hanno ricevuto almeno una volta un pacco alimentare da parte della Caritas. Di questi, la gran parte sono di origine straniera (1298), ma ci sono anche 340 connazionali che hanno dovuto bussare alla porta del Centro di Ascolto di via Rozzone.

Treviglio, il bilancio dell'attività della Caritas

Sono solo alcune delle cifre dell’attività relativa agli ultimi dodici mesi, resi pubblici dalla Comunità Madonna delle Lacrime. Numeri che la pandemia da Covid-19 ha acuito, facendo lievitare il numero di famiglie che hanno avuto bisogno di una mano. Sono infatti 101 i nuclei che si sono aggiunti rispetto al 2020. Tra i numeri che più colpiscono, il fatto che tra i trevigliesi in difficoltà ci siano anche 500 tra bambini e ragazzi sotto i 16 anni.

L’attività della Caritas, di cui è responsabile il parroco monsignor Norberto Donghi, si articola attraverso tre servizi supervisionati da Federico Avila: il Centro di ascolto, il cui volontario referente è Alberto Montresor, che poi indirizza i cittadini verso il Centro di distribuzione alimenti, coordinato da Floranna Lazzetta, e il Centro distribuzione abiti, di cui si occupano Monica Beretta e Fiorenza Conti.
Per la distribuzione dei pacchi di cibo, che avviene in piazza Paolo VI, si alternano 35 volontari con un calendario di presenze mensili, suddivisi in due turni settimanali, il mercoledì e il sabato. Le borse vengono confezionate con quantità direttamente proporzionali al numero dei componenti familiari tenendo conto di età, religione e, quando possibile, anche dello stato di salute.

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